I temi bollenti che hanno portato Anief ad indire lo sciopero riguardano l’assenza di provvedimenti che riducano il numero degli alunni per classe (le cosiddette Classi Pollaio), la richiesta di un’opportuna indennità di rischio Covid per il personale scolastico in presenza, la mancata trasformazione dell’organico aggiuntivo dei docenti e del Personale ATA in organico di diritto, la stabilizzazione e, per finire, la conferma nei ruoli dei diplomati magistrali.
Quelli invece proposti da Sisa si rivolgono prevalentemente al rispetto per l’ambiente e per il clima, così come la costruzione di una scuola aperta e partecipata.
Il momento storico in cui viviamo ha fatto si che alcuni importanti argomenti come appunto quello dei DM, oggetto tra l’altro di tante vertenze che hanno constatato inesorabilmente il ripetersi delle sconfitte del Ministero dell’Istruzione, finissero nel dimenticatoio. Ma questo non deve avvenire.
La manifestazione di protesta indetta dai due sindacati il prossimo 13 settembre, si propone giusto questo e vuole servire da cassa di risonanza rispetto a tutti i problemi che la politica e il governo dei migliori sicuramente finora non è riuscito a risolvere.