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Diplomati magistrale, Rico: “Ai maestri si chiede la laurea, alle ministre nemmeno la maturità”

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Vi presentiamo alcune considerazioni del giornalista Alessandro Rico a proposito dei diplomati magistrale. Le stesse sembrano squarciare il sottile velo di perbenismo presente sui media in questi primi giorni del 2018.

Senza peli sulla lingua, il giovane giornalista ne ha per tutti e specie per la ministra Valeria Fedeli. Secondo lui la grave situazione che si è venuta a creare dopo la sentenza del CdS (20 dicembre 2017) contro la permanenza nelle GaE dei diplomati magistrale è assolutamente paradossale. Vi spieghiamo perché.

Su @LaVeritaWeb la “ministra” che brancola nel buio… pic.twitter.com/dAdd8jvrpb

— Alessandro Rico (@RicoAlessandro) 5 gennaio 2018

Le dichiarazioni di Alessandro Rico: “Tutto un paradosso. Alle maestre si chiede la laurea, mentre la ministra non possiede neanche il diploma di maturità”

Il prossimo lunedì, 8 gennaio, migliaia di insegnanti delle scuole materne ed elementari incroceranno le braccia. Per lo stesso giorno, le sigle che hanno aderito allo sciopero, Cobas, Anief, Cub e Saese, hanno indetto anche una manifestazione a Roma, davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione. Oggetto della protesta la sentenza del Consiglio di Stato del 20 dicembre scorso”.

Questo è il testo che compare oggi all’interno di un articolo a firma di Alessandro Rico sul quotidiano “La Verità” di Maurizio Belpietro. Ricco ripercorre per grandi linee l’attuale situazione aberrante che stanno vivendo molte maestre e maestri italiani, dopo l’emanazione della sentenza giunta dopo l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato. Quella sentenza, secondo il giornalista, avrebbe “gettato nel panico circa 80.000 insegnanti non laureati”. Questo, in breve, il contenuto dell’articolo di Ricco.

Le dichiarazioni e i dubbi di Alessandro Rico sulle conseguenze della sentenza del CdS sui diplomati magistrale

Leggendo bene quello stupefacente articolo salta fuori che “anche al Miur non hanno ben presente la portata della sentenza. E in effetti i dubbi sull’epilogo di questa vicenda rimangono tanti. Alessandro Rico prova a spiegarli: “il principale attiene alla retroattività o meno. Normalmente è difficile, a meno che non venga specificato, che una legge possa colpire retroattivamente, ma l’eventualità esiste: “Sintesi: in viale Trastevere si brancola nel buio. Un dilettantismo preoccupante, che non si limita all’ambito strettamente giuridico, ma condizione pure la condotta politica della ministra, la quale, quando le è stato chiesto come intende muoversi, ha solo messo in fila una serie di banalità: ‘Deciderò in piena autonomia’, eviterò ‘che si vada avanti di contenzioso in contenzioso’”.

In conclusione, a proposito della ministra Valeria Fedeli, Rico precisa sarcasticamente: “Resta il sommo paradosso della scuola italiana: ai maestri è necessaria la laurea, alle ‘ministre’ non serve nemmeno l’esame di maturità”. Evviva la sincerità!

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