Nella provincia di Palermo, l’amministrazione ha illustrato diverse proposte, che vanno da un rifiuto totale di qualsiasi accorpamento fino a suggerimenti di inglobamento di determinate scuole. La FLC CGIL, tuttavia, si rifiuta di avanzare proposte concrete, poiché ribadisce la propria contrarietà ai tagli imposti dall’alto e sottolinea l’importanza di scelte basate su criteri didattici e non politici.
I tavoli di confronto sul dimensionamento sono ancora in corso, e cresce l’agitazione tra il personale scolastico e i Dirigenti Scolastici locali. La FLC CGIL è a conoscenza di diverse riunioni convocate tra gli enti preposti e i Dirigenti Scolastici, dove si discute su quali scuole accorpare, trasformare o mantenere. Tuttavia, il sindacato preferisce sottrarsi a quello che definisce un “fantadimensionamento”, in attesa di tavoli ufficiali convocati in plenaria e non per parti separate.
Cirino ha ribadito che il sindacato vigilerà attentamente sulle proposte e le scelte che verranno prese, analizzando le motivazioni e sperando che siano principalmente didattiche e non frutto di decisioni politiche. Il sindacato rimane fermo nella sua richiesta di un confronto trasparente e costruttivo.
In parallelo, la Corte Costituzionale ha emesso una sentenza relativa al dimensionamento scolastico della Regione Sardegna, ribadendo la competenza legislativa statale esclusiva sulle norme generali dell’istruzione. Tuttavia, le regioni hanno il potere di definire la tipologia e l’ubicazione delle istituzioni scolastiche e di istituire nuovi plessi o accorpare quelli esistenti, tenendo conto delle peculiarità territoriali.
Cirino ha sottolineato come questa prerogativa statale non debba essere messa in discussione dall’autonomia differenziata, evidenziando che la decisione della Corte Costituzionale sottolinea la necessità di un coordinamento centrale su aspetti fondamentali come l’istruzione.
In conclusione, la Flc Cgil di Palermo rimane contraria ai tagli al dimensionamento e chiede che le decisioni prese siano basate su criteri didattici, rispettando le peculiarità di ogni territorio. Il sindacato continuerà a vigilare sulle scelte e sulle proposte avanzate, impegnandosi a garantire che la voce delle scuole e del personale scolastico sia ascoltata.
La sentenza della Corte Costituzionale e le discussioni in corso evidenziano la complessità del tema, che richiede una gestione equilibrata e attenta, capace di tutelare l’interesse degli studenti e della comunità scolastica.