“Da due anni ci opponiamo a questa delibera”, ha dichiarato la consigliera regionale Eleonora Mattia (Pd), sottolineando come già lo scorso anno siano stati tagliati 20 istituti scolastici e 23 quest’anno, senza ascoltare le esigenze dei territori, in particolare quelli più fragili. Anche Alessandro Tatarella, responsabile scuola di Flc Cgil territoriale, ha espresso forte dissenso, definendo il provvedimento “un errore” e chiedendo un immediato stop al piano di accorpamenti.
Tra le personalità presenti in piazza anche Marta Bonafoni, consigliera regionale Pd, che ha evidenziato come dietro ogni istituto accorpato ci sia il destino di intere comunità. La riforma prevede la creazione di istituti con un numero di studenti compreso tra 1.500 e 2.000, suscitando preoccupazione tra le famiglie e i docenti. Particolarmente colpito il IV Municipio, dove quattro scuole verranno accorpate in due. Annarita Leobruni, assessora alla scuola del municipio, ha denunciato la disparità di trattamento subita dal territorio.
I Genitori Democratici hanno espresso solidarietà agli studenti, criticando il governo per le sue scelte in materia di istruzione. Daniele Parrucci, delegato del sindaco di Roma per l’edilizia scolastica, ha ribadito l’importanza di investire nella scuola pubblica anziché ridurne le risorse. Anche Valeria Baglio, capogruppo Pd in Campidoglio, ha sottolineato la necessità di rafforzare l’istruzione pubblica con finanziamenti adeguati. Tra gli accorpamenti previsti, figurano il Nautico e l’Istituto Aeronautico, così come i licei Caravillani e Dante Alighieri, suscitando ulteriore preoccupazione nel mondo scolastico.