Sono centinaia gli studenti che si sono radunati in piazza Oderico da Pordenone, davanti alla sede della Regione Lazio, per manifestare contro il piano di dimensionamento scolastico approvato dalla giunta Rocca lo scorso 23 dicembre. La protesta, organizzata dalla Rete degli studenti medi, denuncia l’accorpamento di diversi istituti, una misura che secondo i manifestanti mette a rischio il diritto allo studio, riduce le autonomie scolastiche e comporta tagli al personale.
Il sostegno politico e l’incontro con le istituzioni
A sostenere la mobilitazione sono intervenuti numerosi esponenti del Partito Democratico (Pd), i giovani di Azione under 30, rappresentanti del Movimento 5 Stelle (M5S), il sindacato Flc Cgil e varie associazioni di genitori. Gli studenti hanno chiesto un confronto con le istituzioni, inizialmente negato, ma dopo un’intensa trattativa, è stato fissato un incontro con l’assessore all’Istruzione e Formazione, Schiboni, per mercoledì 26 febbraio. Nella stessa giornata, il Pd ha organizzato un convegno in Consiglio regionale per discutere del tema, con la partecipazione di studenti, docenti, dirigenti scolastici e rappresentanti dei municipi.
Dimensionamento scolastico Regione Lazio: le critiche al provvedimento e le conseguenze sui territori
“Da due anni ci opponiamo a questa delibera”, ha dichiarato la consigliera regionale Eleonora Mattia (Pd), sottolineando come già lo scorso anno siano stati tagliati 20 istituti scolastici e 23 quest’anno, senza ascoltare le esigenze dei territori, in particolare quelli più fragili. Anche Alessandro Tatarella, responsabile scuola di Flc Cgil territoriale, ha espresso forte dissenso, definendo il provvedimento “un errore” e chiedendo un immediato stop al piano di accorpamenti.
Le preoccupazioni dei rappresentanti locali contro la decisione della Regione Lazio
Tra le personalità presenti in piazza anche Marta Bonafoni, consigliera regionale Pd, che ha evidenziato come dietro ogni istituto accorpato ci sia il destino di intere comunità. La riforma prevede la creazione di istituti con un numero di studenti compreso tra 1.500 e 2.000, suscitando preoccupazione tra le famiglie e i docenti. Particolarmente colpito il IV Municipio, dove quattro scuole verranno accorpate in due. Annarita Leobruni, assessora alla scuola del municipio, ha denunciato la disparità di trattamento subita dal territorio.
Solidarietà e richieste di intervento contro il dimensionamento scolastico
I Genitori Democratici hanno espresso solidarietà agli studenti, criticando il governo per le sue scelte in materia di istruzione. Daniele Parrucci, delegato del sindaco di Roma per l’edilizia scolastica, ha ribadito l’importanza di investire nella scuola pubblica anziché ridurne le risorse. Anche Valeria Baglio, capogruppo Pd in Campidoglio, ha sottolineato la necessità di rafforzare l’istruzione pubblica con finanziamenti adeguati. Tra gli accorpamenti previsti, figurano il Nautico e l’Istituto Aeronautico, così come i licei Caravillani e Dante Alighieri, suscitando ulteriore preoccupazione nel mondo scolastico.
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