Nonostante le dichiarazioni del ministro Valditara, che ha assicurato che nessun plesso scolastico verrà chiuso e che la riorganizzazione renderà la scuola “più vicina agli studenti”, Floridia esprime scetticismo. “Dietro questa riorganizzazione si nasconde una riduzione degli organici, con un taglio che colpirà dirigenti scolastici e personale amministrativo, rendendo la scuola meno capillare e accessibile.”
Il dimensionamento scolastico porterà, entro il 2027, a una significativa riduzione del numero di dirigenti scolastici e del personale amministrativo. Secondo i dati ufficiali, il calo sarà così distribuito:
Floridia sottolinea come questi tagli penalizzino ulteriormente un sistema scolastico già provato dalla carenza di risorse e personale, in particolare nelle aree interne e montane.
Floridia ha infine accusato il governo di favorire la scuola privata rispetto a quella pubblica. “Si sta andando verso una scuola di partito, che non promuove più il pensiero critico e la cittadinanza attiva. Nel frattempo, i finanziamenti alle scuole private aumentano, mentre i fondi per il pubblico sono tagliati.”
Le parole della senatrice pentastellata evidenziano un malcontento diffuso nel settore dell’istruzione, dove il processo di riforma e i tagli previsti dal PNRR continuano a generare polemiche. Mentre il governo difende le proprie scelte parlando di maggiore efficienza, molti si chiedono se tali misure possano effettivamente garantire una scuola più inclusiva e vicina alle esigenze degli studenti.