Il piano di ridimensionamento porterà inevitabilmente a una contrazione degli organici, in particolare per il personale ATA. Questo scenario penalizza soprattutto le aree interne e i territori colpiti da un forte calo demografico, come quelli abruzzesi. Una visione meramente numerica, priva di un’analisi approfondita su flussi demografici, trasporti ed edilizia scolastica, rischia di compromettere il sistema educativo regionale. Diventa urgente avviare un confronto su temi fondamentali come il diritto allo studio, il coordinamento con gli ITS e il riordino della formazione professionale.
Per opporsi ai tagli, le organizzazioni sindacali hanno indetto uno sciopero generale venerdì 29 novembre. Le manifestazioni si svolgeranno a Pescara (p.zza Italia, ore 10:00), Teramo (Largo S. Matteo, ore 10:30), Chieti (Largo G.B. Vico, ore 10:30) e L’Aquila (p.le dell’Emiciclo, ore 9:30). L’obiettivo è rivendicare investimenti per rafforzare il sistema scolastico regionale e difendere ogni singola istituzione scolastica. L’appello si estende alla Regione, agli Enti locali e ai rappresentanti politici nazionali affinché si impegnino per valorizzare le specificità territoriali e scongiurare ulteriori ridimensionamenti.