Dimensionamento scolastico Abruzzo: tagli e accorpamenti al centro delle polemiche

Abruzzo: il piano di dimensionamento scolastico taglia 5 istituzioni. Proteste e sciopero generale per difendere qualità e specificità territoriali.

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La Giunta regionale dell’Abruzzo ha approvato il piano di dimensionamento scolastico per il 2025, decretando la soppressione e l’accorpamento di cinque istituzioni scolastiche. I tagli riguardano tre scuole nella provincia di Chieti e due in quella di Teramo. Questo intervento segue le modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2023, che hanno già comportato la perdita di sette istituzioni scolastiche nell’anno scolastico 2024/25. Il piano prevede ulteriori ridimensionamenti, con un totale di 13 istituzioni scolastiche soppresse entro l’a.s. 2026/27.

Critiche alle logiche di bilancio e mancato coinvolgimento dei territori

I tagli scolastici rispondono principalmente a esigenze di bilancio, una logica che fatica a conciliarsi con le necessità dei territori e la qualità dell’offerta formativa. Le Province stesse hanno espresso dissenso sugli accorpamenti decisi, evidenziando l’assenza di una reale concertazione tra le realtà locali e le istituzioni regionali. Il piano ignora le peculiarità delle autonomie scolastiche, che spesso gestiscono plessi scolastici numerosi e distanti, trasformando scuole orientate alla didattica in enti con funzioni prevalentemente amministrative.

Le conseguenze sul sistema scolastico regionale

Il piano di ridimensionamento porterà inevitabilmente a una contrazione degli organici, in particolare per il personale ATA. Questo scenario penalizza soprattutto le aree interne e i territori colpiti da un forte calo demografico, come quelli abruzzesi. Una visione meramente numerica, priva di un’analisi approfondita su flussi demografici, trasporti ed edilizia scolastica, rischia di compromettere il sistema educativo regionale. Diventa urgente avviare un confronto su temi fondamentali come il diritto allo studio, il coordinamento con gli ITS e il riordino della formazione professionale.

Sciopero generale per difendere le scuole abruzzesi

Per opporsi ai tagli, le organizzazioni sindacali hanno indetto uno sciopero generale venerdì 29 novembre. Le manifestazioni si svolgeranno a Pescara (p.zza Italia, ore 10:00), Teramo (Largo S. Matteo, ore 10:30), Chieti (Largo G.B. Vico, ore 10:30) e L’Aquila (p.le dell’Emiciclo, ore 9:30). L’obiettivo è rivendicare investimenti per rafforzare il sistema scolastico regionale e difendere ogni singola istituzione scolastica. L’appello si estende alla Regione, agli Enti locali e ai rappresentanti politici nazionali affinché si impegnino per valorizzare le specificità territoriali e scongiurare ulteriori ridimensionamenti.

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