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Dimensionamento scolastico: a Roma una scuola ricorre al TAR contro gli accorpamenti

Dimensionamento scolastico: una scuola di Roma ricorre al TAR contro gli accorpamenti. Rischio maxi-istituti con oltre 3.000 studenti e 300 docenti

TAR Lazio

Il dimensionamento scolastico continua a far discutere. Una scuola di Roma ha deciso di presentare ricorso al TAR del Lazio per contestare il piano di riorganizzazione che prevede l’accorpamento degli istituti. Genitori e docenti, dopo un incontro con la Regione Lazio, hanno espresso il loro dissenso, denunciando un aumento eccessivo del numero di studenti per singolo istituto.

Aumento degli studenti oltre i limiti regionali

Secondo il Consiglio d’istituto, il numero di alunni passerebbe da 640 a quasi 1.400, superando il limite regionale di 1.200 studenti. Nonostante le richieste di revisione, l’assessore regionale alla Scuola, Enrico Schiboni, ha confermato che non ci saranno modifiche alla delibera del 23 dicembre 2024.

I rappresentanti scolastici sottolineano che la Regione vuole proseguire con gli accorpamenti senza eccezioni, per non creare un precedente che potrebbe spingere altre scuole a presentare ricorsi simili. L’assenza di dialogo e di una valutazione delle specificità locali ha spinto la scuola a rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR).

Il ruolo del TAR e possibili conseguenze

Il TAR del Lazio dovrà ora valutare se il piano di dimensionamento rispetta le normative in materia di qualità dell’istruzione e sicurezza scolastica. Un’eventuale sentenza favorevole potrebbe aprire la strada ad altri istituti che intendono contestare gli accorpamenti.

Il piano di dimensionamento scolastico e i maxi-istituti

A livello nazionale, il dimensionamento scolastico porterà alla creazione di istituti con 2.000-3.000 studenti e oltre 300 tra docenti e personale ATA. Il governo ha stabilito che il processo di accorpamento si concluderà entro il 2027, con una riduzione di 627 scuole autonome e una conseguente diminuzione del numero di dirigenti scolastici, DSGA e segreterie.

Le misure compensative previste dal governo

Le Regioni che completeranno il dimensionamento nei tempi previsti potranno beneficiare di agevolazioni, tra cui:

  • La possibilità di istituire classi senza il numero minimo di studenti.
  • La salvaguardia del personale ATA per l’anno scolastico 2025/26.
  • La nomina di un docente vicario per supportare il dirigente scolastico nelle scuole accorpate.

Tuttavia, il piano rischia di creare un sovraccarico di lavoro per i dirigenti scolastici, costretti a gestire più sedi scolastiche, spesso distanti tra loro, e un numero elevato di docenti, studenti e famiglie.

L’esito del ricorso al TAR del Lazio potrebbe avere ripercussioni sull’intero piano di dimensionamento scolastico, aprendo nuovi scenari di confronto tra scuole e istituzioni.

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