Il TAR del Lazio dovrà ora valutare se il piano di dimensionamento rispetta le normative in materia di qualità dell’istruzione e sicurezza scolastica. Un’eventuale sentenza favorevole potrebbe aprire la strada ad altri istituti che intendono contestare gli accorpamenti.
A livello nazionale, il dimensionamento scolastico porterà alla creazione di istituti con 2.000-3.000 studenti e oltre 300 tra docenti e personale ATA. Il governo ha stabilito che il processo di accorpamento si concluderà entro il 2027, con una riduzione di 627 scuole autonome e una conseguente diminuzione del numero di dirigenti scolastici, DSGA e segreterie.
Le Regioni che completeranno il dimensionamento nei tempi previsti potranno beneficiare di agevolazioni, tra cui:
Tuttavia, il piano rischia di creare un sovraccarico di lavoro per i dirigenti scolastici, costretti a gestire più sedi scolastiche, spesso distanti tra loro, e un numero elevato di docenti, studenti e famiglie.
L’esito del ricorso al TAR del Lazio potrebbe avere ripercussioni sull’intero piano di dimensionamento scolastico, aprendo nuovi scenari di confronto tra scuole e istituzioni.