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Dimensionamento scolastico 2024/25, Puglia: Giunta regionale vara linee d’indirizzo, la parola d’ordine è accorpare

I criteri contenuti nelle linee d'indirizzo sul dimensionamento scolastico 2024/25 varate dalla Regione Puglia lo scorso 8 agosto

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Molte giunte regionali del Paese stanno iniziando a varare le norme (atti di indirizzo) che stanno alla base del dimensionamento scolastico 2024/25. La Giunta Regionale della Puglia lo scorso 8 agosto ha varato in tempi record le sue linee d’indirizzo. Vediamo di che si tratta.

La Giunta regionale pugliese vara linee d’indirizzo sul dimensionamento scolastico 2024/25

Il governo centrale attraverso le nuove norme introdotte dalla legge di stabilità dello scorso dicembre oltre al successivo Decreto del Ministero dell’Istruzione e del MEF ha imposto senza la piena condivisione della Conferenza Stato-Regioni alcune norme che nel giro di pochi anni taglieranno le dirigenze e accorperanno molte scuole del nostro Paese.

Le nuove regole impongono in tutta Italia una media di alunni per scuola pari a 961 unità. Questo numero, abbastanza elevato per alcune regioni, porterà come conseguenza diretta un drastico ridimensionamento del numero degli Istituti Scolastici sul territorio italiano. In Puglia, per esempio, dovendo rispettare il dato numerico prima descritto, occorrerà operare un taglio di 58 istituzioni scolastiche per adeguarsi alla nuova normativa.

I criteri per i tagli dovuti al dimensionamento scolastico

Dal 1° settembre 2024, dunque, molte scuole dello ‘stivale’ d’Italia perderanno 58 Presidi e altrettanti DSGA, i quali andranno a svolgere i loro incarichi in altre scuole come reggenti o facenti funzione. Più in particolare, con questo atto, la Regione Puglia ha fissato non l’obiettivo imposto dal Governo centrale (quello del numero delle scuole da ridurre), ma i criteri con cui operare la riduzione degli istituti scolastici nel territorio della Regione.

In questa cernita non verranno prese in considerazione gli Istituti Superiori, ma solo le scuole facenti parte del primo ciclo d’Istruzione, ovvero i circoli didattici, le scuole medie e gli istituti comprensivi.

Le deroghe per salvaguardare alcune scuole

Tra i criteri scelti dalla giunta regionale pugliese esistono alcune deroghe: i comuni che hanno una sola scuola, quelli che hanno almeno una scuola ma con plessi in altri comuni, in un comune di montagna e quelle speciali (ad esempio gli onnicomprensivi che raggruppano alunni che vanno dall’infanzia alle scuole superiori) e, infine, i CPIA (le scuole per adulti).

In definitiva, tutti gli Enti locali con più Istituzioni scolastiche del primo ciclo d’istruzione, senza alcuna istituzione scolastica intercomunale, e una media inferiore a 925 alunni dovranno avanzare una proposta di accorpamento delle proprie scuole.

La tempistica sul cronoprogramma

Alla delibera di giunta seguirà un vero e proprio iter decisionale con dei tempi precisi. Tutto questo porterà ad una fase prevedibilmente convulsa di discussione e confronto tra le istituzioni scolastiche egli enti locali (comuni). Le proposte di accorpamento presentate dai comuni dovranno essere adottate obbligatoriamente entro il 30 settembre, per proseguire con la decisione riguardante le province e le città metropolitane. Queste ultime avranno voce in capitolo riguardo le scuole superiori. Le decisioni, in questo caso, dovranno essere prese entro il 20 ottobre. Successivamente occorrerà il parere dell’Ufficio Scolastico Regionale entro il 10 novembre e, infine, la delibera finale di Giunta regionale che andrà adottata entro il 30 novembre concluderà tutto l’iter burocratico.

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