mercoledì, 16 Ottobre 2024
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Differimento del pagamento TFR-TFS: cosa costa ai dipendenti pubblici?

Il dossier della CGIL sul differimento del pagamento del TFR-TFS per i dipendenti pubblici. Il sindacato evidenzia perdite significative dovute all'inflazione

Il differimento del pagamento del TFR-TFS rappresenta una questione di forte impatto economico per i dipendenti pubblici. Secondo il sindacato CGIL, tale rinvio comporta perdite significative per i lavoratori a causa dell’inflazione e del ritardo nel pagamento delle somme spettanti. Vediamo nel dettaglio l’impatto di questo differimento.

Conseguenze del differimento del pagamento TFR-TFS sui dipendenti pubblici

Il rinvio del pagamento del TFS e del TFR ha un impatto diretto sul potere d’acquisto dei dipendenti pubblici. Il sindacato CGIL ha denunciato che il governo non sta affrontando adeguatamente il problema, causando perdite economiche a lungo termine per i lavoratori. Le conseguenze economiche derivano non solo dal ritardo nei pagamenti, ma anche dall’effetto dell’inflazione.

Tempi di erogazione del TFS-TFR

La liquidazione del TFS e del TFR è soggetta a tempistiche differenti a seconda della causa di cessazione del rapporto di lavoro:

  • 105 giorni in caso di cessazione per inabilità o decesso.
  • 12 mesi in caso di pensionamento o scadenza di un contratto a tempo determinato.
  • 24 mesi per tutte le altre cause.

Inoltre, il pagamento può essere rateizzato in base all’importo totale. Fino a 50.000 euro, viene liquidato in una sola soluzione, mentre per importi superiori, può essere suddiviso in due o tre rate annuali.

Le perdite economiche causate dal differimento del pagamento del TFR-TFS

L’analisi della CGIL evidenzia perdite significative dovute al differimento dei pagamenti e all’inflazione. L’impatto è stato studiato su tre casi di dipendenti con retribuzioni diverse (30.000, 40.000, e 60.000 euro) e una carriera di 43 anni. Ad esempio:

  • Un lavoratore con uno stipendio di 30.000 euro subisce una perdita totale di 12.660 euro.
  • Un lavoratore con una retribuzione di 60.000 euro perde 27.441 euro in potere d’acquisto.

Mancato rendimento

Oltre alla perdita del potere d’acquisto, si aggiunge il mancato rendimento che i lavoratori avrebbero potuto ottenere se avessero ricevuto tempestivamente le somme e le avessero investite. Per esempio, un dipendente con una liquidazione di 86.000 euro avrebbe potuto guadagnare circa 5.298 euro in interessi con un tasso del 2,5% annuo.

Il dossier della CGIL

La CGIL ha pubblicato un dossier che denuncia le perdite subite dai dipendenti pubblici a causa del differimento del TFS-TFR e chiede al governo di intervenire per porre fine a questa situazione, che sta erodendo il potere d’acquisto dei lavoratori pubblici.

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