Queste spese danno diritto a una detrazione del 19% sull’importo che supera i 129,11 euro di franchigia. Dal 2007, lo scontrino parlante riporta il codice fiscale del contribuente, la tipologia e la natura del prodotto acquistato, e viene registrato nel cassetto fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Quando tutte le spese mediche nel 730 precompilato sono corrette e non necessitano di modifiche, non c’è più l’obbligo di conservare gli scontrini. Se si modifica o si aggiunge una spesa, però, è necessario conservare il documento relativo.
Anche se non si possiede lo scontrino, le spese possono essere riportate se sono acquisite dal sistema tessera sanitaria. In caso di discrepanze tra gli scontrini posseduti e quelli nel 730 precompilato, è consigliabile conservare tutte le fatture e gli scontrini per rettificare le spese dichiarate.
È sempre prudente conservare gli scontrini per le spese sanitarie, nonostante non sia più obbligatorio. La carta termica su cui sono stampati tende a scolorire e diventare illeggibile con il tempo, quindi è consigliabile conservarli anche in copia. Per chi sta pensando se mantenere o gettare gli scontrini delle spese mediche del 2024, è consigliato conservarli per poter integrare il 730 in caso di necessità.
Ad esempio, se una spesa medica non viene comunicata correttamente tramite il sistema tessera sanitaria, sarà necessario inserirla manualmente nel 730 del 2025, e quindi avere il documento di spesa è essenziale.
In conclusione, conservare digitalmente gli scontrini e le fatture delle spese sanitarie è consigliato per garantire la corretta documentazione delle detrazioni fiscali, anche in situazioni come le spese per i figli a carico, dove potrebbe essere necessario dimostrare la spesa sostenuta.