Il decreto suddivide i corsi universitari in quattro macro-aree disciplinari: medica, sanitaria, scientifico-tecnologica e umanistico-sociale. A ogni area corrispondono limiti di detrazione differenziati per Nord, Centro e Sud Italia:
Oltre ai corsi di laurea, il decreto include soglie specifiche per i corsi post-laurea come dottorati, scuole di specializzazione e master di primo e secondo livello. Gli importi detraibili per questi percorsi variano da €3.900 al Nord a €2.900 al Sud e nelle isole.
Le detrazioni spettano agli studenti che sostengono personalmente le spese o ai familiari fiscalmente obbligati. I genitori, i nonni o altri parenti possono detrarre le somme versate se lo studente risulta fiscalmente a loro carico.
Per ottenere il beneficio, il pagamento deve avvenire con strumenti tracciabili, come bonifici o carte di credito, e deve essere documentato con ricevute, fatture e certificati rilasciati dall’università.
Il calcolo della detrazione si effettua applicando il 19% all’importo versato, rispettando i limiti stabiliti dal decreto ministeriale. Ad esempio, per uno studente iscritto a un corso di Medicina in un’università del Nord, la detrazione massima sarà pari al 19% di €3.900, ovvero €741.
Oltre alle rette universitarie, è possibile includere anche la tassa regionale per il diritto allo studio. Questa tassa obbligatoria, che varia da regione a regione, finanzia borse di studio, alloggi e servizi per gli studenti.
Per accedere alle agevolazioni, è fondamentale rispettare alcuni requisiti:
La detrazione si applica solo per gli importi entro i limiti stabiliti e per spese sostenute per corsi presso università legalmente riconosciute in Italia o all’estero.
La tassa regionale per il diritto allo studio può essere aggiunta agli importi massimi detraibili, aumentando il totale delle somme recuperabili. Ogni regione applica importi diversi, aggiornati periodicamente.
Consultare il sito dell’università o della regione di riferimento aiuta a verificare l’importo esatto della tassa e a sfruttare al meglio i benefici fiscali.
Le detrazioni universitarie rimane una misura, che rappresenta un supporto fondamentale per le famiglie italiane. Grazie a queste agevolazioni, lo studio accademico diventa più accessibile anche per chi sceglie atenei non statali.
DECRETO