La Commissione Europea aveva avviato la procedura di infrazione contro l’Italia per non aver prevenuto o sanzionato adeguatamente l’abuso dei contratti a tempo determinato, in particolare nel settore pubblico, dove i più colpiti sono stati docenti e personale ATA. Il nuovo decreto legge intende sanare questa situazione, offrendo ai lavoratori danneggiati la possibilità di ottenere un risarcimento.
Secondo l’articolo 12 del Decreto Legge n. 131/2024, viene modificato l’articolo 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che disciplina la responsabilità risarcitoria per l’abuso di contratti a tempo determinato. Il testo stabilisce che, in caso di violazione, il lavoratore può ricevere un’indennità, con il giudice incaricato di stabilire l’importo basato sulla gravità del caso e la durata del rapporto lavorativo.
Questa misura rappresenta un passo importante per tutelare i diritti dei lavoratori del comparto scolastico, storicamente penalizzati da contratti precari.
Il decreto Legge in Gazzetta Ufficiale