Il Decreto Salva Infrazioni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale con il decreto legge n. 131 del 16 settembre 2024, che introduce disposizioni urgenti per risolvere le procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dell’Italia. Tra le varie misure previste, una riguarda direttamente il personale scolastico, in particolare i precari storici docenti e ATA.
Indennizzo per l’abuso di contratti a termine
Il governo italiano ha previsto un indennizzo che varia da 4 a 24 mesi per i lavoratori della Pubblica Amministrazione, inclusi i docenti e il personale ATA, che hanno subito abusi di contratti a tempo determinato. Questo provvedimento è una risposta alla procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea nel luglio 2019, che denunciava l’Italia per non aver sanzionato adeguatamente l’uso abusivo di una successione di contratti a termine.
L’indennizzo sarà determinato da un giudice e potrà oscillare tra un minimo di 4 e un massimo di 24 mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il Trattamento di Fine Rapporto (TFR). Il giudice valuterà la gravità della violazione, considerando il numero di contratti a termine in successione e la durata complessiva del rapporto lavorativo.
La procedura di infrazione e il settore scolastico
La Commissione Europea aveva avviato la procedura di infrazione contro l’Italia per non aver prevenuto o sanzionato adeguatamente l’abuso dei contratti a tempo determinato, in particolare nel settore pubblico, dove i più colpiti sono stati docenti e personale ATA. Il nuovo decreto legge intende sanare questa situazione, offrendo ai lavoratori danneggiati la possibilità di ottenere un risarcimento.
Dettagli sul decreto salva infrazioni
Secondo l’articolo 12 del Decreto Legge n. 131/2024, viene modificato l’articolo 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che disciplina la responsabilità risarcitoria per l’abuso di contratti a tempo determinato. Il testo stabilisce che, in caso di violazione, il lavoratore può ricevere un’indennità, con il giudice incaricato di stabilire l’importo basato sulla gravità del caso e la durata del rapporto lavorativo.
Questa misura rappresenta un passo importante per tutelare i diritti dei lavoratori del comparto scolastico, storicamente penalizzati da contratti precari.
Allegato
Il decreto Legge in Gazzetta Ufficiale
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