Con l’articolo 2-bis, il governo ha introdotto una indennità una tantum per i lavoratori dipendenti. Questa misura temporanea punta a sostenere i lavoratori in un periodo di inflazione elevata e di crescenti costi della vita.
L’articolo 2-ter stabilisce un trattamento sanzionatorio per chi non aderisce o decada dal concordato preventivo biennale. Queste nuove regole impongono sanzioni più severe per i soggetti che non rispettano i termini dell’accordo, aumentando la pressione per una corretta adesione.
L’articolo 6 del decreto ridefinisce la tassazione dei redditi per alcune categorie di lavoratori frontalieri, rendendo più chiara la normativa e ottimizzando la gestione fiscale di questi lavoratori che operano a cavallo tra Stati confinanti.
L’articolo 7, commi 3 e 5, introduce nuove norme sulla rideterminazione del valore di acquisto di terreni e partecipazioni, sia negoziate che non negoziate nei mercati regolamentati. Questa misura permette ai contribuenti di rivalutare tali beni, facilitando la gestione patrimoniale.
L’articolo 10 apporta modifiche importanti al Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, prevedendo nuove regole sulle società a partecipazione pubblica quotate e abrogando alcuni obblighi per le imprese che gestiscono servizi di interesse economico generale o in regime di monopolio.
L’articolo 15, comma 2, assegna nuove risorse finanziarie al fondo rotativo destinato a supportare le operazioni di venture capital, promuovendo così lo sviluppo delle startup innovative e il sostegno agli investimenti in settori emergenti.
Gli articoli 17 e 17-ter riguardano l’incasso delle entrate degli enti locali da parte dei concessionari della riscossione e l’utilizzo delle economie derivanti dalla rinegoziazione dei mutui degli enti territoriali.
L’articolo 18-quinquies introduce nuove disposizioni finanziarie in merito all’utilizzo dei fondi del PNRR, rafforzando il quadro economico e facilitando l’implementazione dei progetti previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza.
Insieme alla legge di conversione, il Ministero della Giustizia ha pubblicato il testo coordinato del Decreto Omnibus con le modifiche apportate dalla legge n. 143/2024. Questo documento facilita la lettura delle disposizioni del decreto integrato con le variazioni legislative, pur mantenendo inalterata l’efficacia degli atti normativi.
Il Decreto Omnibus 2024 introduce una serie di misure fiscali e interventi economici destinati a sostenere la crescita, il mercato del lavoro e l’implementazione del PNRR. Con l’entrata in vigore dal 9 ottobre 2024, queste novità impatteranno numerosi settori, con focus su investimenti nelle ZES, la tassazione agevolata per chi trasferisce la residenza fiscale in Italia e nuove disposizioni per i lavoratori frontalieri.