Propone programmi di formazione per genitori, simili a quelli offerti da A.Ge. da decenni, per promuovere consapevolezza e coinvolgimento.
La presidente critica anche l’esclusione dei rappresentanti di classe dai procedimenti sanzionatori, una pratica che ignora le disposizioni dello Statuto delle studentesse e degli studenti e la giurisprudenza amministrativa.
Stefano Maria Tombesi, presidente del Consiglio d’istituto e membro dell’Organo di garanzia presso l’Ufficio scolastico regionale per le Marche, avverte che il DDL potrebbe entrare in conflitto con la normativa sulle sanzioni disciplinari.
Il DDL prevede che un voto di condotta inferiore o pari a 6/10 comporti sanzioni specifiche come la bocciatura o un elaborato critico su cittadinanza attiva e solidale.
Tuttavia, non è chiaro chi sia competente per irrogare tali sanzioni. La normativa vigente richiede un procedimento disciplinare formale in linea con la legge 241/90, che garantisca il diritto di difesa e di accesso agli atti.
Tombesi avverte che una sanzione grave come la bocciatura per motivi disciplinari dovrebbe essere competenza del Consiglio d’istituto, secondo il DPR 249/98.
Le osservazioni dell’A.Ge. sono interessanti, ma rischiano di essere poco utili nell’immediato. Il DDL potrebbe essere approvato nelle prossime settimane, ma per essere applicato concretamente avrà bisogno di un apposito regolamento, per il quale il Governo avrà 180 giorni di tempo.
Pertanto, le nuove regole non potranno entrare in vigore con l’inizio del prossimo anno scolastico.