Il Ddl sicurezza estende i poteri dei servizi segreti, obbligando scuole, università e aziende pubbliche a condividere informazioni riservate. L’articolo 31 desta preoccupazioni per privacy e libertà individuali con le opposizioni che chiedono lo stralcio.
Estensione dei poteri dei Servizi segreti e Ddl Sicurezza
Il disegno di legge sulla sicurezza attualmente in discussione al Senato solleva dubbi. L’articolo 31 del Ddl sicurezza, in particolare amplia i poteri dei servizi segreti. Impone obblighi di collaborazione da parte di scuole, università e aziende pubbliche. Questi enti potrebbero essere tenuti a fornire informazioni, anche riservate, che siano ritenute rilevanti per la sicurezza nazionale. Le opposizioni denunciano l’intervento come eccessivo, temendo una deriva verso una sorveglianza estesa, la norma rischia, infatti, di trasformare il settore pubblico in uno strumento di controllo.
Obblighi di collaborazione e rischio per la privacy
Tra i soggetti coinvolti dalla norma potrebbero esserci rettori universitari, dirigenti scolastici e responsabili di uffici pubblici, chiamati a fornire dati su dipendenti e studenti. Le informazioni richieste potrebbero riguardare persino opinioni politiche o altri dettagli personali, con il rischio di violare la privacy senza garanzie adeguate. L’obiettivo ufficiale è proteggere la sicurezza nazionale, ma secondo i critici potrebbe sfociare in una sorveglianza incontrollata. Il Movimento 5 Stelle ha espresso preoccupazione per il rischio di abusi e ha chiesto l’eliminazione immediata dell’articolo 31. “La democrazia è a rischio,” avvertono i suoi rappresentanti in una dura nota ufficiale.
Sicurezza nazionale o minaccia alle libertà?
Il dibattito in Senato si preannuncia acceso, con la maggioranza che difende la necessità di rafforzare la sicurezza nazionale in un contesto internazionale complesso. La nuova legge viene vista come un modo per aumentare il controllo su potenziali minacce interne, ma le opposizioni denunciano rischi per le libertà fondamentali e per la tutela della privacy dei cittadini. In particolare, l’articolo 31 potrebbe portare alla raccolta di dati sensibili senza sufficienti tutele, con un impatto sui diritti civili. La questione dell’equilibrio tra sicurezza e libertà è cruciale: il Movimento 5 Stelle e altre forze politiche si oppongono fermamente, chiedendo modifiche profonde.
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