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DDL Bilancio 2022, ecco le principali novità sulle Pensioni per il personale scolastico

Ecco una sintesi delle misure presenti nel DDL Bilancio 2022 che riguardano il sistema pensionistico futuro del personale scolastico

Pensioni

In attesa dell’approvazione del DDL Bilancio 2022, si è cercato di raccogliere in maniera chiara e sintetica le principali novità riguardanti il sistema pensionistico futuro del personale scolastico.

DDL Bilancio 2022, le novità del sistema pensionistico futuro: quota 102, opzione Donna e Ape Social

Le principali novità su questo delicato argomento riguardano soprattutto le misure per l’uscita ‘anticipata’ dei lavoratori di questo comparto della pubblica amministrazione: primo tra tutti il superamento della Quota 100 con la Quota 102 e, la proroga dell’opzione donna e, infine, le modifiche apportate all’APE Sociale che interesserà nello specifico il personale scolastico della scuola Primaria.

Entro il 31 dicembre 2021, come risaputo, si dovrà approvare il testo normativo del Disegno di Legge del Bilancio 2022 presentato e approvato nei giorni scorsi in sede di CdM. In queste settimane la bozza con le varie misure ipotizzate è stata presentata anche a tutte le sigle sindacali di categoria.

DDL Bilancio 2022: le principali misure che riguardano il sistema pensionistico futuro (Anticipazioni)

Le principali novità riguardano le modifiche apportate al decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4, entrato in vigore lo scorso 29 gennaio 2019 e convertito (con modificazioni) dalla Legge 28 marzo 2019, n. 26 (in G.U. 29/03/2019, n. 75). In particolare, la norma riguarda nello specifico le disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni.

Ecco di seguito le principali misure che subiranno delle sostanziali modifiche:

Pensione Anticipata ‘Quota 102’

All’articolo 14, comma 1 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4 (c.d. Reddito di Cittadinanza – Quota 100) alla fine del paragrafo vengono aggiunti i seguenti periodi:

a) I requisiti di età anagrafica e di anzianità contributiva sono determinati in 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva per i soggetti che maturano i requisiti nell’anno 2022. Il diritto conseguito entro il 31.12.2022 può essere esercitato anche successivamente alla predetta data, ferme restando le disposizioni del presente articolo (cristallizzazione del diritto come per Quota 100).

In sede di prima applicazione le domande vanno presentate entro il 28 febbraio 2022.

Proroga Pensione ‘Opzione Donna’

a) All’articolo 16 comma 1, l’ultimo periodo è sostituito dal seguente:

il trattamento pensionistico è riconosciuto nei confronti delle lavoratrici che entro il 31/12/2021 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica pari o superiore a 60 anni per le lavoratrici dipendenti e a 61 anni per le lavoratrici autonome”.

In sede di prima applicazione le domande vanno presentate entro il 28 febbraio 2022.

Per entrambe le tipologie di pensionamento, una volta definito il percorso legislativo, si dovranno presentare le domande entro il 28/02/2022 e, nel contempo, verrà riaperta la piattaforma tematica presente su Istanze on line.

Modifiche all’APE Sociale

Con effetto dal 1° gennaio 2022, questa è la maggiore novità, l’attività di insegnamento nella Scuola Primaria verrà considerata “lavoro gravoso”.

I lavori gravosi, così come previsto da questa misura, consentono il pensionamento con almeno 36 anni di contributi dei quali almeno sei degli ultimi sette in questa attività lavorativa. L’indennità è erogata per 12 mensilità annue a partire dal 63° anno di età fino all’accesso alla pensione di vecchiaia a 67 anni.

Si ricorda inoltre che:

  • le donne possono avere la riduzione di 1 anno per ogni figlio sui 36 anni di contribuzione richiesti, fino ad un massimo di due anni (34 anni);
  • l’indennità percepita non potrà superare € 1.500 lordi mensili (circa € 1.320 netti), viene erogata per 12 mensilità e non viene perequata annualmente né integrata al minimo;
  • si possono chiedere le detrazioni fiscali per familiari a carico e le altre detrazioni spettanti ai lavoratori dipendenti.

La domanda non si presenta tramite Istanze on-line, ma tramite il Patronato all’Inps entro il 31 marzo 2022, al fine di certificare il raggiungimento del diritto spettante.

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