Come indicato da alcune indiscrezioni, il contenuto del parere del CSPI, perentorio a quanto sembra, suggerirebbe in caso di impossibilità alle garanzie anzidette di svolgere l’esame di Stato a distanza. Non solo, ma si consiglia di semplificare quanto più possibile tutto l’iter di svolgimento della procedura, fissando, come detto in precedenza una durata massima del colloquio orale pari a 60 minuti.
Il contenuto del parere tiene anche conto delle istanze della componente genitoriale con la richiesta espressa di norme finalizzate alla drastica riduzione del numero di alunni per classe o rendere più piccole (e dunque più gestibili) le sedi scolastiche del Paese. Non solo i genitori hanno avanzato tali richieste, ma anche la componente dei Presidi e degli stessi studenti.
Altre importanti novità hanno riguardato il sistema delle valutazioni nella scuola primaria. Si abbandoneranno i voti in decimi per dare il posto nuovamente ai giudizi. Questo parere di fatto è riportato sul testo relativo all’ordinanza che disciplina la valutazione. Ecco cosa riporta a tal proposito il parere del CSPI: “Visto lo svolgimento sui generis degli ultimi tre mesi di scuola è meglio optare per i giudizi anziché per i classici voti in decimi”.
Ulteriori notizie saranno pubblicate nelle prossime ore su questa importante tematica.