Con grande ritardo, a 42 giorni dalle votazioni per il rinnovo dei componenti del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), la Commissione Elettorale Centrale ha finalmente comunicato i risultati delle elezioni tenutesi lo scorso 7 maggio. La FLC CGIL si conferma il sindacato più votato tra i lavoratori della scuola, ottenendo oltre 130.000 voti su 529.226 votanti, superando così il già eccezionale risultato del 2015.
Un successo straordinario per la FLC CGIL alle elezioni del CSPI 2024: polemiche sui numerosi errori nei conteggi
Un elettore su quattro ha scelto la FLC CGIL, e questo risultato, come riportato in una nota, “premia la coerenza delle nostre azioni e il nostro costante impegno nei precedenti 9 anni di Consiglio”. Nonostante questo, il meccanismo elettorale che fraziona i risultati per componente non riflette appieno il valore straordinario del risultato, permettendo al sindacato di eleggere solo quattro consiglieri.
Lo straordinario esercizio democratico è stato, purtroppo, compromesso da numerosi errori nei conteggi, ritardi, omissioni, scarsa trasparenza nella condivisione dei risultati e comportamenti opachi nei seggi. La FLC CGIL ha dichiarato che continuerà a vigilare e approfondire per garantire che le pratiche democratiche si svolgano nella piena legalità.
I ringraziamenti della federazione della cultura della CGIL: quali prospettive per il futuro della scuola?
“Desideriamo ringraziare tutti i lavoratori e le lavoratrici che ci hanno dato fiducia e hanno scelto la nostra organizzazione”, afferma la FLC CGIL. Alla luce della proclamazione degli eletti, il sindacato esprime la speranza che il Consiglio sia operativo fin dal primo settembre 2024.
In sintesi, il sindacato Flc Cgil si conferma una forza dominante nel panorama sindacale della pubblica istruzione, nonostante le sfide e le problematiche riscontrate nelle attività post elettorale. L’impegno del sindacato a favore della trasparenza e della legalità continuerà a essere una priorità per garantire che le voci dei lavoratori siano ascoltate e rispettate da tutti.