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Crisi di governo: giorno 20, Conte dimissionario dopo il suo discorso

La road map del presidente del consiglio Giuseppe Conte a proposito della crisi di governo in atto provocata dalla Lega è già segnata.

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La road map del presidente del consiglio Giuseppe Conte a proposito della crisi di governo provocata dalla Lega è già segnata. Il prossimo 20 agosto, dopo il suo discorso a Palazzo Madama, il premier salirà al Colle per rassegnare le proprie dimissioni al Presidente Mattarella. Un atto di lealtà istituzionale e di trasparenza nei confronti del popolo italiano.

In corso la trattativa M5S – PD: giorno 20 agosto, dopo il suo discorso Conte salirà al Quirinale per dimettersi dal suo incarico

La maggior parte delle redazioni giornalistiche italiane ipotizzano convintamente l’iter appena illustrato. Questa ipotesi sarebbe anche avvalorata dalla brusca interruzione dei rapporti tra gli esponenti di punta del M5S nei confronti degli ex alleati: “chiusi tutti i canali tra i vertici del Movimento 5 Stelle e della Lega”. Le indiscrezioni trapelate da fonti vicini alle segreterie politiche del PD e del M5S confermano un fitto negoziato per un nuovo esecutivo.

Si tratterebbe, il condizionale è obbligatorio, di contatti in corso tra la segreteria politica di Nicola Zingaretti e lo staff pentastellato di Luigi Di Maio. Tuttavia, “la strada sarà lunga e tutta in salita”, questo il commento delle medesime fonti giornalistiche.

Sta di fatto che la trattativa già sarebbe partita e stando alla tempistica dimostrata in questi giorni dai nuovi protagonisti politici, a quanto pare non si vuole affatto perdere ulteriore tempo. Questa accelerazione farebbe pensare alla volontà dei nuovi partiti (quelli pronti a formare il nuovo esecutivo) di voler portare avanti, quasi senza soluzione di continuità, gran parte dell’azione di governo, rispettando in ogni caso le tappe istituzionali che attendono tutti i protagonisti politici e le figure istituzionali coinvolte. I tempi e le modalità, ovviamente saranno dettati dal Presidente della Repubblica Mattarella.

Le comunicazioni pacate di Conte sono un atto di trasparenza verso tutti gli italiani: la crisi di governo finisce qui

Sul versante della crisi di governo e delle comunicazioni in Senato di Conte, si sa che il premier terrà un discorso molto duro nei confronti del ministro degli Interni Matteo Salvini. Prenderà tuttavia atto della “crisi ormai conclamata”. Il suo intento – dicono le fonti – sarà quello di lasciarsi aperta la possibilità, anche nel caso di un accordo di governo PD-M5S, di rimanere a Palazzo Chigi per un nuovo esecutivo (Conte bis).

Conte, dopo aver pronunciato il suo discorso con la sua solita e pacata oratoria, salirà al Quirinale per rimettere il proprio mandato nelle mani del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Fonti vicine ai vertici M5S infatti non smentiscono questa ricostruzione, anzi le dichiarazioni di qualche esponente pentastellato, pronunciate in queste ore, farebbero intravvedere l’attendibilità di quanto raccontato: “Non importa ciò che farà la Lega. La fiducia non c’è più”.

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