Secondo l’esponente sindacale, la crisi di governo a cui si sta assistendo spazzerà via tutto il lavoro sinora fatto, senza tenere conto che si era quasi giunti (con gli accordi in CdM) alla stabilizzazione di buona parte di quel personale precario che attendeva da anni di essere assunto a tempo indeterminato.
“La crisi di governo rischia di travolgere il lavoro faticosamente costruito sul fronte del precariato scuola con le intese del 24 aprile e dell’11 giugno” sottolinea Sinopoli.
Il palcoscenico è ampio, i precari in attesa di essere assunti vede coinvolti oltre 60.000 insegnanti. Per non parlare poi delle quasi 3.000 sedi che attendono da tempo i loro Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi.
Insomma, bisogna che tutta la compagine politica attuale “si adoperi affinché siano approvativi i provvedimenti attuativi delle intese già esaminati martedì scorso, compreso quello sui precari scuola”. Il messaggio di Sinopoli è chiaro e per certi versi pieno di buon senso, quello che qualcuno ha dimostrato proprio di non possedere, palesandolo abbondantemente.
“Si proceda dunque all’accordo definitivo, mantenendo gli impegni presi con i sindacati e i lavoratori”, conclude il Segretario della FLC CGIL.