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Crisi di governo, stop provvedimenti scuola: vediamo quali, news 12/08

Siamo in piena crisi di governo e le posizioni contrastanti emerse in queste ultime ore tra i vari schieramenti politici fanno temere il peggio per la scuola

Politica

Siamo in piena crisi di governo e le posizioni contrastanti emerse in queste ultime ore tra i vari schieramenti politici fanno temere il peggio per il mondo della scuola. Molti provvedimenti annunciati e in corso di svolgimento sono a rischio. Vediamo di fare un po’ di chiarezza su questa temibile questione.

La crisi di governo potrebbe mettere a rischio alcuni provvedimenti sulla scuola

In effetti, comunque vada a finire, per la politica scolastica potrebbe significare rimanere fermi al palo, e non solo in questo momento particolare ma anche per i prossimi mesi.

La situazione politica è attualmente in continua evoluzione – La Lega, Fratelli d’Italia e i forzisti di Silvio Berlusconi vorrebbero ridare già ad ottobre la parola agli elettori. Gran parte dei parlamentari del PD (il 50% sono renziani) e della sinistra invece hanno dichiarato di essere disposti ad un esecutivo di scopo con il M5S (se Mattarella lo dovesse chiedere), utile a rinvigorire l’attuale azione di governo e per scongiurare l’aumento dell’Iva e peggio ancora l’esercizio provvisorio. Quest’ultima ipotesi (malaugurata) potrebbe essere causata dalla mancata presentazione e approvazione della legge di bilancio entro il 31 dicembre di questo anno.

Resta il fatto che a decidere, prima o poi, sarà il capo dello Stato Sergio Mattarella. Per la scuola e per le misure prospettate o già intraprese dall’attuale esecutivo (a breve dimissionario) si prospetta un deciso e deprecabile impasse normativo e burocratico.

Per questo motivo sono tanti i lavoratori (soprattutto migliaia di precari, ovvero quelli che più degli altri sono interessati ai concorsi o ai provvedimenti legislativi utili per cambiare il loro status) in fervida attesa di capire cosa accadrà dal punto di vista politico.

I concorsi attualmente in corso di svolgimento

In questo caso non c’è nulla da temere. Ci riferiamo a tutti quei concorsi il cui bando è stato regolarmente pubblicato sulla G.U. (Concorso DSGA, Dirigenti Scolastici) e anche in caso di fine anticipata della legislatura, gli stessi procederanno ugualmente. Questo perché i tempi, le modalità e le procedure di svolgimento sono di fatto già determinate proprio all’interno dei bandi in oggetto.

Concorsi annunciati da Bussetti ma mai iniziati

Ne sono stati annunciati dal ministro Marco Bussetti parecchi, dando quasi per certo ed imminente la pubblicazione dei loro decreti e bandi. Ma nulla di tutto ciò ha effettivamente avuto seguito. Sono a rischio proprio questi concorsi in quanto per dare corso al loro iter amministrativo è necessario un esecutivo in carica, prerogativa questa che allo stato attuale non è affatto garantita.

Proposte presentate in sede di Consiglio dei Ministri (salva precari)

Parliamo dei provvedimenti presentati in CdM. Uno di questi è il salva precari, provvedimento discusso e approvato in CdM e che era stato presentato dopo ampie discussioni e confronti con le parti sindacali. Tuttavia, anche se non si dovessero sciogliere le camere e andare a votare, il provvedimento decaderebbe automaticamente.

Crisi di Governo: DDL disegni di legge sulle tematiche scolastiche

Infine, in questo anno e mezzo di governo giallo verde il ministro leghista aveva annunciato alcuni provvedimenti che avrebbero sovvertito lo status quo della scuola: ci riferiamo a diversi disegni di legge che riguardavano per esempio le classi pollaio o l’insegnamento delle scienze motorie alla scuola primaria. Se dovesse interrompersi prematuramente questa legislatura queste proposte normative perderebbero seduta stante la loro efficacia e validità.

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