Home Università Crescita delle immatricolazioni universitarie: dati e tendenze 2024/25

Crescita delle immatricolazioni universitarie: dati e tendenze 2024/25

Dati sulle immatricolazioni 2024/25: crescita degli iscritti, facoltà più richieste, tassi di occupazione e retribuzioni medie per i laureati.

Studenti universitari

Le immatricolazioni nelle Università italiane continuano a crescere. Secondo i dati del Ministero dell’Università, nell’anno accademico 2024/25 si registrano 307.924 nuovi iscritti, con un aumento dello 0,9% rispetto al 2023/24 e del 4,1% rispetto a due anni fa. Le donne si confermano protagoniste, rappresentando il 57,3% del totale con 176.277 iscrizioni, in aumento del 2,1% rispetto al 2023/24. Al contrario, gli uomini segnano un lieve calo, con una diminuzione dello 0,6% rispetto allo scorso anno.

Le facoltà più scelte dagli studenti


Le iscrizioni si concentrano nei corsi di laurea dei settori economici, giuridici e sociali, che attraggono 103.684 matricole (+2,6% rispetto al 2023/24). Anche i settori sanitario e agro-veterinario registrano una crescita (+0,5%), mentre il comparto artistico-letterario segna un lieve calo dello 0,6%. Le lauree STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) vedono un incremento, con 92.191 iscrizioni, ma le donne rappresentano meno del 40% degli studenti. Nonostante l’86% dei laureati STEM trovi lavoro entro un anno dal titolo, molti giovani continuano a scegliere percorsi diversi.

Le migliori opportunità occupazionali per laureati


Il XXV Rapporto AlmaLaurea evidenzia come i laureati in ingegneria, settore medico-sanitario e discipline economiche trovino le maggiori opportunità di lavoro. A un anno dal titolo, i tassi di occupazione raggiungono il 76,5% per il gruppo medico-sanitario, il 75,8% per ingegneria industriale e il 71,8% per economia e statistica. Le retribuzioni, a cinque anni dalla laurea, oscillano tra i 1.750 euro per i laureati scientifici e i 1.900 euro per ingegneri industriali.

Le differenze di genere nell’università e nel lavoro


Le donne si distinguono per le performance accademiche, con voti medi più alti rispetto agli uomini, ma rimangono sottorappresentate nei corsi STEM. Questa disparità emerge anche nel mercato del lavoro, nonostante i percorsi STEM offrano le migliori prospettive occupazionali e retributive. I dati evidenziano l’importanza di incentivare la partecipazione femminile in questi settori per ridurre il divario di genere.

SettoreTasso occupazione (1 anno)Retribuzione media (5 anni)
Medico-sanitario e farmaceutico76,5%1.800 €
Ingegneria industriale75,8%1.900 €
Architettura e ingegneria civile73,8%1.850 €
Scientifico72,1%1.750 €
Economico-statistico71,8%1.800 €
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