Una soluzione concreta ma poco praticabile secondo l’opinione contraria di molti insegnanti e degli stessi Dirigenti Scolastici, non solo del Lazio ma delle principali scuole italiane. L’idea viene esclusa a priori perché ritenuta molto pericolosa per le intere scolaresche oltre che per tutte le comunità scolastiche interessate.
La maggiore perplessità deriva dal fatto che questa misura viene messa in atto sugli aerei. In quel caso però i passeggeri sono tutti seduti e rimangono fermi per ore sul posto che occupano. A scuola non è così: gli studenti in classe sono soggetti a spostamenti continui e, in linea di massima, non stanno sempre nello stesso luogo. Dunque, l’ipotesi delle bolle e dei compagni di banco non sarebbero affatto praticabili.
Oltre a queste due idee, giunge in queste ultime ore una terza proposta e relativa alla tempistica degli isolamenti per quarantena. In particolare, la possibilità di diminuire i giorni di quarantena, passando da 7 giorni a soli 5 giorni, per i soggetti vaccinati ma ritenuti dalle USCA contatto “stretto” di un compagno affetto da Covid-19.
Lo studio di quest’ultima proposta viene confermata direttamente dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri durante il suo intervento su Sky TG24, il quale precisa: “Ci si sta lavorando. Vanno acquisti ulteriori dati: tutto dipenderà da quella che sarà la circolazione del virus nelle prossime settimane, ma è inevitabile che questo accadrà. Direi che, sulla scuola, già tra due-tre settimane potremo fare un punto, intorno al 10 di ottobre”.
Intanto le chiusure forzose e preventive delle classi aumentano ogni giorno. Questi sono i dati delle DaD nelle principali Regioni e Province d’Italia:
In Piemonte son già 74 le classi in DaD; 57 in Alto Adige; 41 nel fiorentino e nel barese; 90 classi isolate in totale nelle scuole delle province di Milano e Lodi, con 137 casi positivi; 15 classi in DaD a Genova; in Emilia Romagna a fine settimana si registravano 1.700 alunni in DaD, mentre in Toscana 3.800 studenti fanno già lezione da casa.