Home Scuola Supplenze Corte d’Appello di Milano boccia l’algoritmo ministeriale: docente risarcita con 10.000 euro

Corte d’Appello di Milano boccia l’algoritmo ministeriale: docente risarcita con 10.000 euro

La Corte d’Appello di Milano boccia l’algoritmo ministeriale: risarcita una docente con 10.000 euro in un ricorso seguito dalla UIL Scuola Lombardia.

Algoritmo ministeriale impazzito

La Corte d’Appello di Milano ha confermato l’illegittimità dell’algoritmo ministeriale utilizzato per il reclutamento dei docenti supplenti, accogliendo il ricorso promosso da Uil Scuola Lombardia. La decisione segna un punto di svolta nel dibattito sulla trasparenza delle nomine scolastiche, spesso contestate per errori e ingiustizie che penalizzano gli insegnanti con punteggi più alti.

Il Segretario Generale di Uil Scuola Lombardia, Abele Parente, ha definito il verdetto un “risultato storico”, evidenziando le criticità di un sistema di reclutamento inefficace che, secondo il sindacato, va abbandonato definitivamente.

Le criticità dell’algoritmo: assegnazioni ingiuste e penalizzanti

Secondo la sentenza, l’algoritmo ministeriale non garantisce il rispetto dell’ordine delle graduatorie, assegnando posti a docenti con punteggi inferiori rispetto a colleghi più qualificati. Uil Scuola Lombardia ha documentato numerosi casi di insegnanti scavalcati ingiustamente, una problematica già segnalata più volte negli ultimi anni.

Uno dei casi più emblematici riguarda una docente di matematica e scienze (classe A028) che, per l’anno scolastico 2023/2024, ha subito un’assegnazione ingiusta a favore di colleghi con punteggi più bassi. Dopo il ricorso, la docente ha ottenuto una sentenza favorevole sia dal Tribunale di Milano sia in Corte d’Appello, con un risarcimento di 12 punti in graduatoria e un indennizzo economico di circa 10.000 euro per gli stipendi non percepiti da dicembre 2023 a giugno 2024.

UIL Scuola Lombardia chiede il ripristino delle assegnazioni in presenza

Alla luce della sentenza, UIL Scuola Lombardia ha sollecitato il Ministero dell’Istruzione e del Merito a sospendere definitivamente l’uso dell’algoritmo nelle nomine e a reintrodurre le assegnazioni in presenza, per garantire maggiore trasparenza ed equità.

Abele Parente ha ribadito la necessità di una riforma del sistema di reclutamento, sottolineando che i docenti non possono continuare a subire inefficienze e ingiustizie. “Il Ministero deve assumersi le proprie responsabilità, senza scaricarle su insegnanti e scuole. Siamo pronti a collaborare con il Governo per costruire un sistema di reclutamento più efficiente e meritocratico, perché la scuola ha bisogno di certezza, equità e valorizzazione delle competenze”, ha dichiarato il segretario generale della UIL Scuola Lombardia.

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