L’imminente pubblicazione dei decreti attuativi della Legge 106/2024 sancirà l’avvio dei corsi INDIRE per la specializzazione sul sostegno scolastico. In atto però c’è la protesta dei candidati esclusi per questioni di natura burocratica, i quali chiedono a gran voce un II ciclo di formazione.
I requisiti necessari per i Corsi INDIRE Sostegno sono ancora in fase di valutazione
Questi percorsi formativi sono destinati ai docenti con almeno tre anni di servizio e a quanti hanno conseguito la specializzazione all’estero, ma con un riconoscimento ancora in fase di valutazione. Tuttavia, una restrizione temporale sta generando forti proteste: per poter accedere ai corsi, gli aspiranti docenti devono aver presentato la domanda di riconoscimento del titolo estero almeno 120 giorni prima dell’emanazione del Decreto 71/2024, pubblicato il 31 maggio 2024 e in vigore dal 1° giugno 2024. Questa clausola esclude numerosi candidati a causa di ritardi burocratici indipendenti dalla loro volontà.
Il nodo della questione: l’effetto del limite dei 120 giorni
L’articolo 7 del Decreto-Legge 71/2024, convertito nella Legge 106/2024, stabilisce che possono iscriversi ai corsi solo coloro che:
- Hanno ottenuto il titolo presso un’università estera legalmente riconosciuta.
- Hanno un procedimento di riconoscimento pendente da oltre 120 giorni.
- Hanno avviato un contenzioso giurisdizionale per mancato riconoscimento entro i termini.
Di conseguenza, chi ha avviato la procedura dopo il 1° giugno 2024 resta escluso. Questo criterio, per molti docenti, rappresenta un’ingiustizia, poiché non tiene conto di ritardi amministrativi, dell’impossibilità di rispettare le tempistiche per pochi giorni o della scarsa flessibilità normativa. Secondo le stime, solo due delle principali università rumene coinvolte nel rilascio di questi titoli contano circa 450 docenti esclusi. A livello europeo, il numero cresce significativamente.
I docenti esclusi chiedono un II ciclo di corsi
Per evitare un’esclusione di massa per motivi burocratici, i docenti coinvolti chiedono al Ministero dell’Istruzione e del Merito di prevedere un secondo ciclo di corsi INDIRE. Le proposte includono:
- Una proroga al 2026, con ulteriori cicli formativi per garantire più accessi.
- Una revisione del limite dei 120 giorni, introducendo margini di flessibilità per chi ha subito ritardi indipendenti dalla propria volontà.
L’attuale normativa sembra lasciare spazio a modifiche future, poiché l’articolo 7 del Decreto-Legge 71/2024 usa l’espressione “in sede di prima applicazione”, suggerendo possibili aggiornamenti. I docenti esclusi e i comitati di categoria stanno quindi sollecitando un’azione immediata.
A chi sono rivolti i corsi INDIRE?
Il primo ciclo dei corsi INDIRE è previsto per la primavera 2025 e sarà destinato a:
- Docenti con almeno tre anni di servizio su posti di sostegno, anche non consecutivi, negli ultimi cinque anni nelle scuole statali o paritarie.
- Coloro che hanno ottenuto la specializzazione sul sostegno all’estero, rinunciando al riconoscimento del titolo in seguito a contenzioso.
Si stima che siano 71.788 i docenti in possesso dei requisiti per accedere a questi percorsi. Tuttavia, la richiesta di un secondo ciclo potrebbe garantire una maggiore inclusione e ridurre il rischio di ricorsi legali.
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