Sommario
Riceviamo con preghiera di pubblicazione il seguente comunicato stampa del Comitato DSPE che sostiene la petizione promossa dal comitato Docenti Precari Uniti per la Scuola a favore dei Corsi INDIRE. L’iniziativa – secondo gli scriventi – è fondamentale per tutelare i diritti dei lavoratori precari nel settore educativo e per garantire un futuro migliore per la scuola pubblica italina.
Il Comitato DPSE – Docenti Precari Specializzati in Europa si unisce e sostiene la petizione del Comitato Precari Uniti per la Scuola: ‘La scuola richiede stabilità ed unità e noi rispondiamo a questo appello’
Il Comitato DPSE – Docenti Precari Specializzati in Europa, fondato nell’aprile 2023 e rappresenta migliaia di docenti che hanno conseguito la loro specializzazione in Paesi dell’Unione Europea e che, insieme al gruppo “UNITI PER INDIRE”, si è fatto promotore della petizione “AVVIO IMMEDIATO DEI CORSI INDIRE, STOP A RIGETTI E LICENZIAMENTI, MAGGIORI DIRITTI E CONTINUITÀ PER STUDENTI E DOCENTI” che, ad oggi, ha ottenuto oltre 2.700 firme a sostegno dei “CORSI INDIRE” si unisce e sostiene convintamente i colleghi del Comitato Precari Uniti per la Scuola.
La lotta contro l’abuso dei contratti a termine nel settore dell’istruzione è una battaglia che ci unisce tutti, e insieme a loro sosteniamo con forza la petizione che mira a porre fine alla precarietà lavorativa degli insegnanti.
La petizione, che affronta le gravi problematiche legate al precariato nel mondo della scuola, sarà oggetto di discussione il 20 febbraio dalla Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo a Bruxelles. Questo incontro rappresenta un’opportunità unica per dare voce a chi vive quotidianamente l’ingiustizia di contratti instabili e incertezze lavorative. È fondamentale che le istanze di tutti gli insegnanti precari vengano ascoltate e considerate dalle istituzioni europee.
La petizione del Comitato Precari Uniti per la Scuola
Il Comitato DPSE invita tutti i membri propri iscritti, il corpo insegnante, gli studenti, le famiglie, le associazioni e tutto il mondo scolastico a unirsi a questa causa, firmando la petizione e partecipando attivamente a questa mobilitazione. La precarietà non solo colpisce gli insegnanti, ma ha ripercussioni dirette sulla qualità dell’istruzione e sul futuro degli studenti. È giunto il momento di chiedere certezze lavorative per i docenti, affinché possano dedicarsi alla didattica con la passione e la professionalità che meritano.
Sostenere questa petizione significa lavorare insieme per un sistema educativo più giusto e sostenibile, dove la continuità didattica e il benessere degli insegnanti siano al centro delle politiche educative. Solo unendo le nostre forze possiamo sperare di porre fine al problema del precariato nella scuola, avviando un cambiamento significativo che possa garantire un futuro migliore per tutti.
Insieme possiamo fare la differenza: firmiamo la petizione e facciamo sentire la nostra voce in Europa!
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