Anief sostiene dunque la necessità di sbloccare i posti in deroga, per evitare la precarizzazione del settore e garantire la continuità didattica agli studenti più fragili.
Pacifico ha accolto positivamente l’idea di specializzare un gran numero di insegnanti a costi ridotti rispetto a quelli richiesti negli ultimi anni ai precari.
Questo potrebbe facilitare le immissioni in ruolo, a condizione che tutti i posti vengano inclusi nell’organico di diritto, una richiesta avanzata da tempo dalle famiglie degli alunni con disabilità.
Tuttavia, Anief è fermamente contraria alla conferma del docente di sostegno su richiesta della famiglia dell’alunno, previa valutazione del dirigente scolastico.
Valditara ha spiegato l’urgenza di superare le “disfunzioni patologiche” dei percorsi di specializzazione universitari, giudicati inadeguati. Per questo motivo, il decreto prevede percorsi formativi specifici per i docenti precari di sostegno, organizzati da Indire e paralleli all’offerta universitaria.
Questi percorsi saranno innovativi e di qualità, definiti in collaborazione con associazioni di persone con disabilità e il mondo accademico.
Il Ministro ha affrontato anche la questione delle specializzazioni conseguite all’estero, distinguendo tra atenei seri e quelli meno qualificati. Per i titoli esteri riconosciuti, il decreto prevede percorsi ad hoc erogati dall’Indire con un esame finale.
Non si tratta di una sanatoria, ma di un’integrazione dei titoli esteri con ulteriori contenuti formativi. L’obiettivo è garantire un’adeguata preparazione per un supporto efficace agli alunni con disabilità, superando le criticità legate ai titoli esteri.