Lo stato di insofferenza maggiore però proviene dal corpo insegnanti per via della perdita al rientro a scuola delle loro tutele in qualità di lavoratori fragili.
Dal prossimo 14 settembre infatti questi soggetti, gli over 55, non saranno più tutelati dallo smart working e saranno obbligati a varcare la soglia degli Istituti Scolastici per lavorare in presenza. Ovviamente, il lavoro agile permarrà solo per chi possiede gravi patologie (malattie cardiovascolari, immunitarie od oncologiche) appositamente certificate. Questa situazione potrebbe comportare il rischio concreto che molti lavoratori ultra 55enni presentino un certificato medico di esonero dalla presenza sul posto di lavoro considerato a rischio.
Questo delicato argomento sarà discusso il prossimo 26 agosto durante il Tavolo tra ministero e sindacati. In quella occasione – precisano i sindacati – si cercherà di trovare una soluzione di buon senso. Il confronto servirà anche a trattare ulteriori problematiche.
Tra queste abbiamo il problema degli spazi per la didattica in presenza. La maggior parte degli Enti locali non hanno ancora provveduto a rintracciare i locali necessari e idonei per la didattica in presenza e, a poco più venti giorni dall’inizio delle attività didattiche, ancora non sono arrivati i famosi banchi monoposto.