Per versare i contributi volontari per la pensione, occorre prima ottenere l’autorizzazione dall’INPS, che viene concessa solo in presenza di determinate condizioni. I principali requisiti sono: aver versato almeno 5 anni di contributi, equivalenti a 260 settimane di contribuzione, o almeno 3 anni nei 5 anni precedenti la domanda. Una volta ottenuta l’autorizzazione, che non scade mai, si può procedere con il pagamento. La domanda va inoltrata tramite il portale online dell’INPS, ma è possibile anche avvalersi del contact center o degli enti di patronato per l’assistenza. In alternativa, è possibile chiamare il numero verde 803 164 o utilizzare il servizio per il supporto nelle pratiche di domanda.
Il calcolo dei contributi volontari dipende dalla categoria di appartenenza del lavoratore. Per i dipendenti, si fa riferimento alla retribuzione annuale e alla contribuzione obbligatoria delle ultime 52 settimane, mentre per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti) si prende come base di calcolo la media dei redditi dichiarati ai fini IRPEF negli ultimi 36 mesi. L’importo da versare si determina applicando l’aliquota di contribuzione volontaria, che varia in base alla categoria di lavoro e al tipo di reddito. Dopo aver determinato base di calcolo e aliquota, si moltiplicano i due valori per ottenere l’importo da pagare. I pagamenti possono essere mensili o trimestrali, e vanno effettuati tramite il servizio PagoPA messo a disposizione dall’INPS.
Molti lavoratori si chiedono se versare i contributi volontari per la pensione o aderire a un fondo pensione privato. Mentre i contributi volontari sono finalizzati a raggiungere i requisiti minimi per la pensione pubblica e per incrementare l’importo dell’assegno pensionistico, un fondo pensione complementare consente di costruire una pensione aggiuntiva con versamenti periodici. I fondi pensione, infatti, vengono investiti in strumenti finanziari per generare rendimenti nel tempo e offrono vantaggi fiscali, garantendo maggiore flessibilità. In ogni caso, è possibile combinare entrambe le soluzioni per ottenere una pensione più elevata, adattata alle proprie esigenze future.
Concludendo, i contributi volontari sono una risorsa importante per chi desidera integrare il proprio percorso previdenziale e colmare eventuali vuoti contributivi. La loro richiesta e gestione sono semplificate dall’INPS, e offrono vantaggi per chi vuole garantirsi una pensione adeguata nel tempo.