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Continuità didattica e conferma dei docenti di Sostegno: sindacati sul piede di guerra

La conferma dei docenti di sostegno su richiesta delle famiglie scatena la protesta dei sindacati. Stabilizzazione e graduatorie i temi centrali.

Docente di sostegno

La recente proposta del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che prevede la possibilità per le famiglie di richiedere la conferma dei docenti di sostegno per l’anno successivo, ha innescato un’ondata di critiche da parte dei sindacati. La bozza del decreto, finalizzata a garantire la continuità didattica, è stata definita “assurdo giuridico” e “norma propagandistica”, con il rischio di aprire le porte al clientelismo e all’incostituzionalità.

Continuità didattica, entro il 31 agosto la conferma dei docenti di Sostegno su richiesta delle famiglie

La procedura proposta prevede che le famiglie presentino la richiesta al dirigente scolastico, il quale la valuterà e la inoltrerà all’Ufficio Scolastico Provinciale. La conferma del docente, subordinata alla sua accettazione, avverrà entro il 31 agosto, con priorità assoluta rispetto alle assegnazioni da graduatoria. Questa procedura, oltre ad essere complessa e farraginosa, solleva dubbi sulla trasparenza e l’imparzialità del sistema di reclutamento, basato sulle graduatorie.

Sindacati uniti contro la “demagogia” e il rischio di “clientelismo” con la conferma dei docenti di Sostegno

Le principali organizzazioni sindacali, tra cui Uil Scuola Rua, Flc Cgil e Gilda degli Insegnanti, hanno espresso una ferma condanna nei confronti del provvedimento. La Uil Scuola Rua parla di “assurdo giuridico” e prevede una valanga di ricorsi, contestando l’assegnazione delle cattedre in base al “gradimento” dei genitori. La Flc Cgil definisce il provvedimento “grave e lesivo”, accusando il Ministero di smantellare le regole a favore del clientelismo e di rispondere a una logica di mercato che mina la libertà di insegnamento. La Gilda degli Insegnanti, dal canto suo, critica la norma definendola “demagogica e inutile”, evidenziando la complessità burocratica della procedura e il ruolo eccessivo affidato ai dirigenti scolastici.

La stabilizzazione: la vera soluzione per la continuità didattica

Tutti i sindacati concordano sulla necessità di puntare sulla stabilizzazione dei docenti di sostegno per garantire la continuità didattica agli alunni con disabilità. La Uil Scuola Rua sottolinea il rischio per gli studenti di non avere docenti specializzati, nonostante la loro presenza nelle graduatorie. La Flc Cgil chiede investimenti nella formazione e nell’internalizzazione dei posti in deroga, mentre la Gilda degli Insegnanti propone la trasformazione in organico di diritto delle cattedre attualmente in deroga. L’obiettivo comune è rafforzare l’inclusione scolastica, garantendo trasparenza e imparzialità nelle procedure di reclutamento.

Un appello per una scuola inclusiva e di qualità

La questione della conferma dei docenti di sostegno solleva interrogativi cruciali sul futuro della scuola e sul diritto all’inclusione degli alunni con disabilità. È fondamentale garantire la continuità didattica attraverso la presenza di insegnanti specializzati e motivati, ma è altrettanto importante salvaguardare la trasparenza e l’imparzialità delle procedure di reclutamento. La stabilizzazione dei docenti precari, l’investimento nella formazione specialistica e la semplificazione delle procedure burocratiche rappresentano passi fondamentali per costruire una scuola veramente inclusiva e di qualità.

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