Il Decreto Legislativo 151 del 2001 stabilisce che i genitori con figli fino a dodici anni hanno diritto all’indennità economica INPS pari al 30% della retribuzione per un massimo di sei mesi (per la madre) o sette mesi (per il padre).
Grazie alla Manovra 2024, l’indennità maggiorata arriva fino all’80% per un mese di congedo, fruibile entro i sei anni del figlio e disponibile per ciascun genitore in modo alternativo. Il calcolo si basa sempre su specifici requisiti reddituali, e i lavoratori devono selezionare questa opzione direttamente al momento della domanda sul sito INPS.
A partire dal 2024, il sistema di richiesta dell’indennità maggiorata è stato aggiornato: non è più necessaria un’autocertificazione cartacea al datore di lavoro. Tuttavia, i datori devono verificare con attenzione la richiesta di aliquota maggiorata al 60-80% nella domanda telematica presentata all’INPS.
Una mancata verifica può causare disguidi in busta paga e costringere il datore a rielaborare il cedolino e rettificare i flussi UniEmens, ricalcolando le imposte e adeguando i costi del personale.
Questa guida ti supporta nel comprendere il funzionamento del congedo parentale e dell’indennità maggiorata INPS, un diritto fondamentale per sostenere i genitori lavoratori.