Un aspetto centrale della disciplina sul congedo parentale è la retribuzione spettante durante il periodo di assenza. Attualmente, il personale scolastico ha diritto a una retribuzione variabile in base alla durata del congedo e all’età del figlio. Le ultime modifiche normative previste dalla legge di bilancio 2025 mirano a garantire condizioni più favorevoli, introducendo un aumento delle coperture economiche, soprattutto nei primi anni di vita del bambino.
Queste novità includono anche l’introduzione di una maggiore flessibilità nella fruizione del congedo parentale ad ore. Tale opzione potrebbe facilitare una gestione personalizzata del tempo da parte del lavoratore, consentendo di alternare più facilmente attività professionali e familiari.
La possibilità di usufruire del congedo parentale ad ore rappresenta un ulteriore passo verso una maggiore adattabilità delle norme alle esigenze personali dei lavoratori. Tuttavia, è fondamentale che ogni istituto scolastico definisca con precisione le modalità operative, nel rispetto delle linee guida ministeriali. Questo strumento può essere particolarmente utile per affrontare esigenze familiari improvvise o situazioni che richiedono un approccio flessibile.
Le novità introdotte dalla legge di bilancio 2025 rafforzano il ruolo del congedo parentale come diritto imprescindibile, offrendo supporto economico e maggiore autonomia nella gestione del tempo. Per i lavoratori della scuola, questo rappresenta un importante riconoscimento della necessità di bilanciare le responsabilità professionali con quelle familiari.