L’indennità maggiorata all’80% si applica esclusivamente ai lavoratori dipendenti che utilizzano il congedo nei primi sei anni di vita del figlio (o dal suo ingresso in famiglia, nel caso di adozioni). Inoltre, è necessario che il periodo di maternità o paternità obbligatorio termini dopo il 31 dicembre 2023.
Nel caso in cui uno dei genitori abbia terminato il congedo obbligatorio prima del 31 dicembre 2023, ma l’altro lo abbia fatto successivamente, entrambi potranno beneficiare della mensilità all’80%. Questo criterio prende in considerazione l’ultimo congedo obbligatorio usufruito, sbloccando la maggiorazione per entrambi i genitori.
Un esempio pratico chiarisce il funzionamento: una madre dipendente termina il periodo di maternità il 20 febbraio 2024. Se il padre utilizza il congedo parentale dal 21 novembre 2023 al 20 gennaio 2024, l’indennità si distribuirà come segue:
I genitori avranno ancora diritto a dieci giorni di congedo parentale indennizzabile all’80% se fruiti entro il 2024, mentre dal 2025 scenderà al 60%. Queste regole riguardano esclusivamente i lavoratori dipendenti, mentre eventuali congedi per lavoratrici autonome o iscritte alla gestione separata non influenzeranno il beneficio.
Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 offrono importanti vantaggi per i genitori lavoratori dipendenti, garantendo un’indennità più alta per il congedo parentale. Tuttavia, è fondamentale rispettare i requisiti e le tempistiche indicate per poter usufruire della mensilità all’80%.