Affinché il congedo mestruale diventi realtà, il regolamento dovrà essere approvato dai singoli consigli d’istituto delle scuole superiori della provincia. Ogni istituto avrà la responsabilità di valutare e deliberare sulla sua applicazione, determinando se integrare la misura all’interno del proprio regolamento scolastico.
Questa proposta si inserisce in un più ampio dibattito sulla necessità di riconoscere e tutelare le esigenze fisiologiche delle studentesse. Il congedo mestruale rappresenta un segnale di attenzione verso il benessere degli studenti e potrebbe aprire la strada a iniziative simili in altre province italiane. L’attenzione ora si sposta sulle decisioni dei singoli istituti, che avranno l’ultima parola sull’adozione del provvedimento.