La Legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207) ha introdotto importanti aggiornamenti sui congedi parentali per docenti e personale ATA. Tra le novità principali, si evidenzia l’estensione complessiva del congedo fino a 9 mesi per i due genitori e significativi incrementi nelle retribuzioni delle indennità.
Retribuzione dell’indennità per il secondo mese di congedo
Dal 1° gennaio 2025, la retribuzione per il secondo mese di congedo parentale, fruibile entro il sesto anno di vita del bambino, aumenta in modo permanente all’80%. Questo rappresenta un cambiamento strutturale rispetto alla precedente indennità del 60%, prevista a regime.
L’incremento, inizialmente valido solo per il 2024, è stato stabilizzato con la nuova norma, garantendo maggiori tutele economiche per i genitori lavoratori nel settore scolastico.
Elevazione della retribuzione per il terzo mese di congedo
Un’altra modifica significativa riguarda il terzo mese di congedo di maternità o paternità. La retribuzione passa dal 30% all’80%, a condizione che venga fruita entro il sesto anno di vita del bambino. Questa misura mira a incentivare l’utilizzo dei congedi parentali nei primi anni di vita del figlio, quando il supporto familiare è più critico.
Retribuzione del congedo parentale per docenti e ATA
Il personale scolastico può beneficiare di una retribuzione variabile in base al periodo di congedo e all’età del bambino:
- Primi 30 giorni: retribuiti al 100% fino ai 12 anni del bambino;
- Due mesi aggiuntivi: retribuiti all’80% se fruiti entro i 6 anni, oppure al 30% se fruiti tra i 7 e i 12 anni;
- Restanti sei mesi: retribuiti al 30% fino ai 12 anni del bambino.
Durata complessiva del congedo
Ogni genitore ha diritto a un periodo indennizzabile di 3 mesi non trasferibile all’altro genitore. Complessivamente, la durata del congedo parentale può arrivare a 9 mesi, suddivisi in:
- Tre mesi per ciascun genitore (per un totale di sei mesi);
- Un ulteriore periodo di tre mesi riservato a un solo genitore.
Le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 garantiscono un sostegno economico più consistente per i genitori lavoratori nel settore scolastico. L’obiettivo è agevolare la conciliazione tra vita lavorativa e familiare, con particolare attenzione ai primi anni di vita dei figli.