Il PNRR1 ha mostrato percentuali di promossi troppo elevate, come l’80% per infanzia e primaria e l’87% per la secondaria. Per risolvere questa criticità, il PNRR3 introdurrà uno sbarramento numerico più selettivo. Tuttavia, questa scelta rischia di escludere docenti preparati, soprattutto in classi di concorso con pochi posti disponibili. Ottenere il punteggio minimo allo scritto potrebbe non bastare per accedere all’orale, penalizzando molti candidati validi.
Il ministero mira a concludere rapidamente le operazioni per garantire l’organizzazione del prossimo concorso scuola. La semplificazione delle procedure, ottenuta con un numero ridotto di ammessi agli orali, rappresenta una priorità. Tuttavia, resta centrale la sfida di trovare un equilibrio tra efficienza e meritocrazia, evitando di sacrificare docenti qualificati in nome della rapidità.