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Concorso Scuola 2024: imminente pubblicazione in GU, previsti incrementi di posti disponibili

È imminente la pubblicazione in GU del bando per il concorso scuola 2024, che metterà a disposizione circa 20.000 posti, di cui 5.785 riservati al sostegno.

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È ormai imminente la pubblicazione in GU del bando per il concorso scuola 2024, che metterà a disposizione circa 20.000 posti, di cui 5.785 riservati al sostegno. Questo concorso è un tassello cruciale per raggiungere l’obiettivo di 70.000 nuove assunzioni di docenti entro il 2026, una cifra ambiziosa che mira a coprire le esigenze del sistema scolastico italiano.

Concorso Scuola 2024: imminente la pubblicazione del Bando in Gazzetta Ufficiale

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha come obiettivo quello di perfezionare 20.000 assunzioni entro il 2024 e altre 30.000 entro il 2025. La pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale è attesa a breve, ma potrebbe subire un lieve ritardo a causa della ricognizione delle aule destinate ai concorsi 2024/25, prorogata inizialmente al 26 ottobre e successivamente al 23 novembre.

Negli ultimi incontri con i sindacati, il Ministero ha illustrato le modifiche ai Regolamenti dei concorsi per la scuola secondaria e per l’infanzia e primaria. Ora, ottenuto il parere favorevole, il decreto con queste modifiche sarà presto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, rendendo operativa la nuova struttura del concorso. Resta invece in attesa di approvazione il decreto di autorizzazione per il secondo concorso PNRR, pensato per coprire i posti vacanti non utilizzati nelle assunzioni 2024/25, al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili.

Concorso Scuola 2024: si prevede un incremento della disponibilità

Il contingente di posti inizialmente previsto per il bando 2024 ammonta a 19.032 unità, distribuite come segue:

  • 13.247 posti per insegnamenti su posto comune
  • 5.785 posti per il sostegno

Tuttavia, il Ministero sta valutando l’opportunità di incrementare il numero di posti disponibili. Seguendo l’esperienza del concorso bandito a dicembre 2023, che ha visto un ampliamento delle posizioni disponibili, è probabile che anche per il concorso 2024 si adotti un approccio flessibile. L’incremento potrebbe essere dettato dalla necessità di compensare eventuali posti che potrebbero rimanere vacanti dopo le assegnazioni, garantendo così una copertura più estesa.

Distribuzione per grado di scuola e Regione

Il bando 2024 servirà anche a chiarire la distribuzione dei posti per grado di scuola e Regione. Questa ripartizione è fondamentale per rispondere alle specifiche esigenze territoriali e consentire un’allocazione mirata del personale. La disponibilità dei posti sarà differenziata tra scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, con particolare attenzione al sostegno. L’obiettivo è coprire le aree in cui si registra una maggiore carenza di personale qualificato e rispondere alle necessità degli studenti con disabilità.

Per chi partecipa al concorso, la distribuzione regionale dei posti rappresenta un elemento cruciale nella pianificazione delle proprie scelte. Infatti, i candidati potranno avere maggiori possibilità di ottenere una posizione in Regioni o province con un alto numero di posti disponibili, in particolare nelle zone dove si registrano maggiori vacanze di organico.

Obiettivi del concorso: 70.000 docenti assunti entro il 2026

Il concorso scuola 2024 è parte di una strategia più ampia del Ministero per raggiungere l’obiettivo di 70.000 docenti assunti entro il 2026. Questo piano prevede assunzioni costanti e programmati aggiornamenti delle graduatorie per coprire le necessità didattiche e garantire la continuità didattica in tutte le scuole. La strategia mira non solo a ridurre il numero di supplenti, ma anche a favorire una maggiore stabilità del corpo docente, con effetti positivi sulla qualità dell’insegnamento e sull’organizzazione delle scuole.

La disponibilità di posti verrà modulata sulla base di un’analisi attenta del fabbisogno scolastico, con particolare attenzione alle aree disciplinari e di sostegno. Il Ministero ha dimostrato di voler rispondere tempestivamente alle esigenze del sistema scolastico, facilitando l’accesso di nuovi insegnanti qualificati e riducendo il gap di personale che attualmente interessa numerose scuole.

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