Criteri di partecipazione – Ecco, nel dettaglio, quali sono i requisiti di accesso per partecipare a questo tipo di concorso:
Per la partecipazione a questo bando, al candidato non è richiesto nessun precedente servizio di insegnamento.
Regionalizzazione – Le altre novità riguardano principalmente la questione della regionalizzazione. Per quanto riguarda questo argomento, si precisa che il prossimo concorso sarà bandito solo ed esclusivamente in quelle regioni d’Italia in cui sono richiesti insegnanti, in quanto appartenenti alle classi di concorso vuote.
Relativamente a questo secondo aspetto (i tempi di indizione) si può dire che la cadenza sarà quasi sicuramente biennale; i concorsi saranno indetti sempre in quelle regioni e in quei ruoli in cui si prevede una carenza di posti disponibili, riconducibili al cosiddetto organico dell’autonomia.
E’ anche vero che questa previsione è molto aleatoria, visto che lo scorrimento delle graduatorie potrebbe dipendere dalle imminenti decisioni di due importanti organi: l’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato e la Consulta, che saranno rese note rispettivamente il 20 febbraio e il 12 marzo c.a.
Relativamente al Concorso 2019 per la scuola secondaria, bisogna fare alcune importanti precisazioni. Anche in questo caso il bando verrà pubblicato solo in quelle regioni e per quelle classi di concorso in cui non sono presenti aspiranti da immettere in ruolo (le graduatorie di merito e le GaE sono di fatto esaurite), nel biennio di vigenza delle graduatorie, ovvero negli anni scolastici 2020/21 e 2021/22.
Per questo ordine scolastico, inoltre, gli aspiranti potranno partecipare soltanto a 4 procedure concorsuali secondo i rispettivi gradi:
Infine, in relazione al dispositivo normativo riguardante il blocco quinquennale sulla scuola di assunzione, presentato nel Decreto Semplificazioni, bisogna ribadire che tale misura interesserà solo i prossimi docenti neoassunti in ruolo.