Concorso riservato DS: le critiche del PD sulla valutazione dei titoli

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Il PD ha espresso forti preoccupazioni riguardo alla valutazione dei titoli nell’ultimo concorso riservato DS. In una nota ufficiale, Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del PD, insieme ai parlamentari D’Elia, Malpezzi, Casu, Crisanti, Rando, Verducci, Camusso, Furlan, Giacobbe, Martella, Rossomando e Tajani, ha annunciato di aver depositato un’interrogazione alla Camera e al Senato.

PD critica la valutazione dei titoli degli aspiranti al Concorso riservato DS e ne chiede la completa revisione

“Abbiamo chiesto al Ministro Valditara di intervenire in autotutela per rivedere la valutazione dei titoli, riparametrandola proporzionalmente rispetto al concorso ordinario del 2017. È fondamentale rispettare l’ordinamento che stabilisce che la valutazione dei titoli non può superare 1/3 del punteggio complessivo nei concorsi pubblici.”

Incoerenza nei punteggi: necessaria la riparametrazione

Il PD sottolinea un’incoerenza tra la valutazione espressa in decimi della prova e i titoli valutati in trentesimi, come stabilito nella tabella A del D.M n.138/2017. “Ci domandiamo se sia legittimo applicare senza modifiche la tabella del 2017 al concorso riservato del 2023, considerando che il punteggio è in decimi, facendo sì che i titoli abbiano un peso pari al 300%, invece del 15% previsto nel vecchio concorso.”

Questa scelta è ritenuta “illogica e irragionevole” anche alla luce del parere dell’Avvocatura di Stato, che ha indicato la necessità di riparametrare il punteggio dei titoli. Il PD esprime preoccupazione per il rischio di ricorsi e contenziosi che potrebbero bloccare ulteriormente la procedura. “Si corregga questo errore per evitare un’ingiusta disparità di trattamento.”

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