Nonostante il 55% dei candidati abbia superato la prova scritta (32.077 su 54.582 partecipanti), solo 11.593 potranno accedere alla fase orale, a causa delle limitazioni imposte dal bando. Ben 20.724 candidati idonei resteranno esclusi. L’Anief ha già annunciato ricorsi al TAR per garantire l’ammissione anche a questi docenti, come avvenuto in precedenti concorsi.
Inoltre, il sindacato denuncia il rischio di sanzioni da parte dell’Unione Europea per abuso dei contratti a termine, con possibili ripercussioni sui finanziamenti del PNRR. La proposta è di ricontrattare il sistema di reclutamento con la Commissione UE per evitare una nuova procedura d’infrazione.
Il paradosso è evidente: l’Italia ha migliaia di docenti precari specializzati in Italia e all’estero, ma le cattedre di sostegno continuano a rimanere scoperte. Le cause principali sono:
A livello regionale, spiccano due casi emblematici:
L’Anief chiede con urgenza la stabilizzazione dei precari e misure per garantire un reclutamento efficace, evitando il fallimento degli obiettivi di assunzione del PNRR entro il 2026.