Alla luce di quanto accaduto, la Gilda degli Insegnanti chiede al Ministero dell’Istruzione e del Merito di fare immediata chiarezza, pubblicando l’elenco completo dei quesiti errati e fornendo criteri oggettivi per la revisione delle prove. Inoltre, la Gilda si riserva di intraprendere ogni azione necessaria per tutelare i diritti dei candidati e garantire che il concorso si svolga nel rispetto dei principi di correttezza e trasparenza.