La bozza del decreto, visionata come dicevamo prima anche dai sindacati, riportava al suo interno tutta una serie di dati: le modalità di svolgimento della prova concorsuale, la tempistica e il numero delle unità da assumere. Scelte politiche che avranno cozzato quasi sicuramente con le aspettative dei sindacati stessi.
Per queste motivazioni il tavolo delle trattative è stato convocato il prossimo settembre 2019, al fine di sciogliere definitivamente le riserve espresse dalle parti che si sono confrontate. Quelle problematiche emerse nei mesi scorsi, però, con molta probabilità, rimarranno solo un lontano ricordo, visto che la situazione politica che sta per delinearsi in queste ore non fa sperare nulla di positivo. Con molta probabilità, salvo ripensamenti clamorosi dell’ultima ora, si dovrà attendere il prossimo esecutivo che uscirà fuori dalle prossime elezioni politiche (forse non prima di dicembre 2019).
Intanto giungono a gran voce le dichiarazioni in queste ore di Marcello Pacifico (Anief) nei confronti del governo attualmente in carica a proposito della scelta di non coprire per intero con le assunzione del personale ATA precario tutti quei posti che si sono resi disponibili dopo i pensionamenti.
Lo stesso Presidente Anief dichiara: “… Si tratterebbe dell’ennesimo trattamento irriguardoso verso una categoria della scuola che ogni giorno lavora perché l’organizzazione e le lezioni scolastiche si svolgano al meglio”.