I neo DS si dicono amareggiati e angosciati perché “costretti a scegliere tra ciò che si è tanto rincorso attraverso mesi di intenso studio e una drastica rinuncia”.
In un altro passaggio della lettera si legge:
“La procedura selettiva appena espletata ha avuto inizio dunque con una situazione del tutto anomala in Campania, con zero posti a concorso, e con pochi posti messi a concorso in Sicilia e nel Lazio, a fronte di un numero cospicuo di candidati vincitori. Ne è risultata un’onda anomala di assegnazioni fuori regione che ha avuto ripercussioni in ogni angolo d’Italia: campani nel Lazio, laziali in Toscana e nelle Marche, toscani e marchigiani nelle regioni del Nord. Mentre i posti collocati nelle regioni settentrionali sono stati assegnati in buona parte a nuovi dirigenti provenienti da altre aree geografiche.
Non di secondaria importanza appare, inoltre, il fatto che si è venuti a conoscenza di tali fatti a procedura concorsuale conclusa, allorquando le iniziali disponibilità dei vari USR, che ben avevano fatto sperare molti di noi, si sono improvvisamente e inspiegabilmente dimezzate, salvo poi tornare esprimibili per eventuali reggenze. Siamo consapevoli che, per quanto possa risultare disagevole, un’esperienza professionale in un’area del Paese diversa dalla propria possa in fin dei conti rivelarsi produttiva e stimolante”.