Concorso DS 2019: è ufficiale, i neo dirigenti chiedono a Mattarella la mobilità straordinaria

Si è costituito un gruppo, denominato “Neo Dirigenti Scolastici per la Mobilità Straordinaria”, formato dai nuovi vincitori del recente Concorso DS

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Da pochi giorni si è costituito un gruppo, denominato “Neo Dirigenti Scolastici per la Mobilità Straordinaria”, formato dai nuovi vincitori del recente Concorso DS, indetto con D.D.G. del 23 novembre 2017, n. 1259.

Perchè i neo Dirigenti scolastici ‘pretendono’ la mobilità straordinaria?

Il gruppo, in buona sostanza, chiede una misura legislativa utile per la loro mobilità straordinaria. Il motivo? Semplice, le loro assegnazioni indiscriminate in varie sedi sparse in tutta Italia; alcune di queste anche a migliaia di distanza (per almeno il 50% di loro) dalle loro Regioni di residenza.

La condivisibile richiesta giunge attraverso una lettera aperta che il gruppo indirizza al Presidente della Repubblica Mattarella, al Presidente de Coniglio Conte e al Ministro della Pubblica Istruzione Bussetti.

Noi vi mostriamo in allegato il documento ufficiale del gruppo di cui sopra.

All’interno della missiva i neo dirigenti hanno elaborato una serie di considerazioni che in appresso verranno descritti.

Alcuni passaggi presenti nella missiva: “Noi vincitori del Concorso DS disagiati dalle scelte politiche”

I neo DS si dicono amareggiati e angosciati perché “costretti a scegliere tra ciò che si è tanto rincorso attraverso mesi di intenso studio e una drastica rinuncia”.

In un altro passaggio della lettera si legge:

“La procedura selettiva appena espletata ha avuto inizio dunque con una situazione del tutto anomala in Campania, con zero posti a concorso, e con pochi posti messi a concorso in Sicilia e nel Lazio, a fronte di un numero cospicuo di candidati vincitori. Ne è risultata un’onda anomala di assegnazioni fuori regione che ha avuto ripercussioni in ogni angolo d’Italia: campani nel Lazio, laziali in Toscana e nelle Marche, toscani e marchigiani nelle regioni del Nord. Mentre i posti collocati nelle regioni settentrionali sono stati assegnati in buona parte a nuovi dirigenti provenienti da altre aree geografiche.

Non di secondaria importanza appare, inoltre, il fatto che si è venuti a conoscenza di tali fatti a procedura concorsuale conclusa, allorquando le iniziali disponibilità dei vari USR, che ben avevano fatto sperare molti di noi, si sono improvvisamente e inspiegabilmente dimezzate, salvo poi tornare esprimibili per eventuali reggenze. Siamo consapevoli che, per quanto possa risultare disagevole, un’esperienza professionale in un’area del Paese diversa dalla propria possa in fin dei conti rivelarsi produttiva e stimolante”.

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