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Concorso docenti 2024, prove orali in ritardo: oltre 5.000 posti a rischio assegnazione a Settembre

Concorso Docenti 2024

Concorso Docenti 2024: più di 5.000 posti rischiano di non essere assegnati a causa delle numerose scadenze di fine anno e degli esami di Stato che impegnano migliaia di docenti della scuola secondaria di I e II grado per tutto giugno e oltre. Questo costituisce un ulteriore ostacolo al regolare svolgimento dei concorsi.

Concorso docenti 2024: forte ritardo dei calendari delle prove orali

I calendari completi delle prove orali del concorso docenti non sono stati pubblicati in via ordinaria. Nei pochi casi in cui alcuni USR li hanno pubblicati, è emerso che per alcune classi di concorso, le prove orali si concluderanno solo tra settembre e ottobre, rendendo impossibile la nomina dei vincitori dal 1° settembre 2024, come previsto per rispettare gli obiettivi del PNRR.

Così come precisato dal sito Tuttoscuola è difficile stimare con precisione il numero esatto di posti che non saranno assegnati in tempo: mille? Duemila? O forse di più?

Il “mese horribilis” di giugno, con migliaia di docenti bloccati a scuola, avrà altre due conseguenze critiche sui concorsi.

Molte le rinunce tra i componenti delle commissioni

Sono state segnalate nuove rinunce di docenti e dirigenti commissari, passando da oltre 250 a metà maggio a circa 300 a fine maggio, causando un rallentamento delle procedure concorsuali.

Al 31 maggio, delle 467 commissioni totali da costituire, ne mancavano ancora 85, di cui 83 per le classi di concorso della secondaria e solo due per i posti della primaria e infanzia. I posti relativi alle 85 classi di concorso senza commissioni sono esattamente 4.662.

Se queste 85 commissioni non saranno costituite prontamente e se, considerando le ferie estive, non si concluderanno in tempo utile le prove orali e gli adempimenti conseguenti, tutti questi posti (o una buona parte) non verranno assegnati ai vincitori a settembre.

Includendo anche i posti bloccati dai calendari tardivi delle prove orali, non meno di 5.000 dei 44.654 posti messi a bando (pari all’11-12%) potrebbero non essere assegnati ai vincitori il prossimo 1° settembre.

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