Il “mese horribilis” di giugno, con migliaia di docenti bloccati a scuola, avrà altre due conseguenze critiche sui concorsi.
Sono state segnalate nuove rinunce di docenti e dirigenti commissari, passando da oltre 250 a metà maggio a circa 300 a fine maggio, causando un rallentamento delle procedure concorsuali.
Al 31 maggio, delle 467 commissioni totali da costituire, ne mancavano ancora 85, di cui 83 per le classi di concorso della secondaria e solo due per i posti della primaria e infanzia. I posti relativi alle 85 classi di concorso senza commissioni sono esattamente 4.662.
Se queste 85 commissioni non saranno costituite prontamente e se, considerando le ferie estive, non si concluderanno in tempo utile le prove orali e gli adempimenti conseguenti, tutti questi posti (o una buona parte) non verranno assegnati ai vincitori a settembre.
Includendo anche i posti bloccati dai calendari tardivi delle prove orali, non meno di 5.000 dei 44.654 posti messi a bando (pari all’11-12%) potrebbero non essere assegnati ai vincitori il prossimo 1° settembre.