Ancora nessuna novità in merito al Concorso Dirigenti Scolastici 2023. I più ottimisti sperano che, entro fine luglio, venga pubblicato il bando tanto atteso. Il fatidico via alla procedura concorsuale rivolta ai presidi, dunque, tarda ancora ad arrivare.
Ancora in attesa del bando di Concorso Dirigenti Scolastici 2023
Siamo al 20 luglio e ancora nessuna notizia certa del bando di concorso per i Dirigenti Scolastici, nonostante il rincorrersi di indiscrezioni inerenti la sua imminente pubblicazione. La selezione delle nuove figure dirigenziali è destinata a procrastinarsi nonostante alcune voci parlassero, fino a qualche settimana fa, di una data prossima alla metà di Luglio.
Sconosciuto persino il numero dei posti messi a concorso, il bando in oggetto sta diventando un vero e proprio caso politico. Le ultime notizie sono riferibili alla pubblicazione in GU, lo scorso 22 dicembre 2022, del Regolamento. In quel documento è stato fissato il numero delle prove (il numero reale di tali prove sarà determinato solo dopo la presentazione delle domande). In particolare, ci sarà una ‘eventuale’ prova preselettiva, una prova scritta, una prova orale e la valutazione dei titoli posseduti dagli aspiranti.
Una sola Regione valida per l’assunzione in ruolo
L’unica notizia certa? Quella relativa alla scelta di una sola Regione di partecipazione per ricoprire il prestigioso ruolo. Da un lato, dunque, non ci saranno tutti quei problemi che hanno caratterizzato la procedura concorsuale del 2017. In quel caso, infatti, l’assunzione era su tutto il territorio nazionale, mettendo così di fatto a dura prova la vita familiare oltre che professionale di alcuni partecipanti. In quel caso qualcuno ha anche rinunciato ad essere assunto nonostante tutto l’iter affrontato, a volte con ottimi risultati in termini valutativi.
I titoli di accesso
In attesa di ulteriori novità, ecco i requisiti di accesso per poter partecipare al Concorso Dirigenti 2023.
Gli aspiranti dovranno essere docenti di ruolo ed avere superato l’anno di prova. In merito agli anni di servizio, questi devono essere almeno cinque. Se dovesse procrastinarsi l’uscita del bando, diventa molto probabile e concreta la possibilità che anche l’anno scolastico 2022/23 possa considerarsi utile ai fini dell’accesso. Gli anni scolastici (valgono anche eventuali anni di pre ruolo) devono essere stati svolti tutti in scuole statali. Gli aspiranti, infine, dovranno possedere i seguenti titoli:
- laurea magistrale;
- laurea specialistica;
- diploma di laurea conseguito secondo gli ordinamenti didattici previgenti al DM n. 509/1999;
- diploma accademico di II livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica;
- diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore.
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