Il concorso legato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha visto migliaia di idonei rischiare di non essere inseriti nei percorsi di abilitazione, tagliandoli fuori dalle opportunità di stabilizzazione. La prospettiva di un nuovo concorso, il secondo nel 2024, solleva dubbi e critiche, con molti che chiedono la sua cancellazione, considerando che l’assunzione degli idonei risolverebbe buona parte della carenza di insegnanti.
La differenza tra un vincitore e un idoneo è solo formale: entrambi hanno superato un concorso, ma solo il primo ottiene l’immissione in ruolo. Con l’avvicinarsi del nuovo concorso, migliaia di docenti si trovano ancora in un limbo, mentre le scuole continuano a cercare soluzioni temporanee a un problema che potrebbe essere risolto in modo definitivo.